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Agropoli: finisce l'era Alfieri, gli succederà Adamo Coppola

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Agropoli. Si concluderà il prossimo 12 marzo "l'era Alfieri". Dopo poco meno di otto anni il primo cittadino agropolese lascerà la guida del comune per candidarsi al Consiglio Regionale nella lista del Pd, a sostegno di Vincenzo De Luca. Il passaggio, però, non prevede le dimissioni del sindaco che avrebbero quale diretta conseguenza il commissariamento dell'ente per almeno un anno.

Al contrario sarà il consiglio comunale a sollevare la causa di incompatibilità per una lite pendente. Un escamotage che prevede, magari, un ricorso di Alfieri contro una contravvenzione elevata dalla Polizia Municipale, ed adottato per consentire al vicesindaco Adamo Coppola di traghettare il comune fino alle prossime elezioni amministrative evitando l'arrivo del commissario prefettizio (che la gran parte dei cittadini preferirebbe evitare). Il Testo unico degli enti locali, infatti, prevede l’incompatibilità per coloro che ricoprono una carica e allo stesso tempo promuovono un’azione legale nei confronti dello stesso ente.

Il consiglio comunale che segnerà il primo passo per la fine dell'amministrazione Alfieri è convocato per giovedì prossimo alle ore 15 con quest'unico punto all'ordine del giorno (oltre all'approvazione dei verbali della seduta precedente). Sul caso non emergono dichiarazioni ufficiali da parte del primo cittadino che affiderà ad una lettera aperta ai cittadini il suo pensiero. A contestare il metodo, invece, sono il Movimento 5 Stelle e Fratelli d'Italia.

Franco Alfieri era alla guida del comune di Agropoli dal maggio 2007, subentrato ad Antonio Domini. Dopo il primo quinquennio era stato riconfermato nel 2012, risultando il sindaco più votato d'Italia con 11859 voti e la percentuale record dell’88,99% delle preferenze. Un consenso guadagnato grazie al lavoro compiuto nel primo mandato. A lui, infatti, si deve una crescita del paese soprattutto sotto il profilo delle infrastrutture. Durante i sette anni di mandato si segnala la realizzazione di opere a protezione della fascia costiera in località Lido Azzurro e San Marco, il rifacimento dell'isola pedonale, la realizzazione del cineteatro (atteso da oltre trent'anni), della stazione dei bus, di nuovi campi sportivi e palazzetti dello sport, l'avvio dei lavori per la piscina, l'apertura di nuove strade e la riqualificazione del municipio, dell'ex Pretura, degli istituti scolastici e di alcuni tratti viari. Il comune, inoltre, ha provveduto all'acquisizione al patrimonio pubblico del Castello, della Fornace e dell'area della baia di Trentova. Proprio questi provvedimenti sono stati i più criticati. Non sono mancate polemiche per le spese fatte dall'ente e per lo sforamento del patto di stabilità. Politicamente, però, l'amministrazione Alfieri non ha mai avuto veri e propri oppositori (eccezion fatta per il consigliere Domini nel primo quinquennio), ciò ha permesso di restituire alla città una stabilità che mancava dagli anni '80: dopo Maurano nessun sindaco era infatti riuscito a portare a termine un mandato e ad essere rieletto. Tra le "macchie" presenti sul curriculum dell'amministrazione Alfieri la chiusura dell'ospedale civile di Agropoli, voluta dal Governo Regionale. Questo è uno dei motivi per cui il primo cittadino ha deciso di lasciare anzitempo palazzo di città, ovvero provare a restituire dignità ad un territorio umiliato, tra le altre cose, dalla dismissione del nosocomio, dalla riduzione dei servizi e dallo stato in cui versano le strade.

A Franco Alfieri succederà Adamo Coppola che negli anni si è imposto come braccio destro del primo cittadino e punto di forza del locale circolo del Partito Democratico, risultando il consigliere più votato alle ultime consultazioni.

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