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Agropoli festeggia la Madonna di Costantinopoli, la storia


L’ origine del culto della Madonna di Costantinopoli, risale all’epoca di Costantino il Grande, che fondò sull’antica Bisanzio, una grande città che si chiamò successivamente Costantinopoli, la cui protettrice era appunto la Madonna. La città fu incendiata dai Turchi Ottomani nel 1455; in quell’occasione, la leggenda narra che gli angeli accorsero per difendere la B. V. e la trasportarono lontano nel cielo.Dall’alto, Ella comandò loro di spegnere le fiamme per salvare la città. Ecco perché in alcune statue l’angelo che sta sulla mano destra ha tra le dita un secchiello in procinto di versare l’acqua sull’abitato per spegnere ere le fiamme. Circa l’origine del culto della B. Vergine di Costantinopoli in Agropoli, vi sono varie ipotesi, premesso che la devozione verso la Madonna fu diffusa in tutto il Cilento e nella Valle del Calore a partire dall’VIII secolo in poi per opera dei Monaci Basiliani, fuggiti dall’oriente a causa delle persecuzioni iconoclastiche. Nel caso specifico di Agropoli, la leggenda narra che un quadro della Madonna sia stato ritrovato in mare da alcuni marinai dopo una tempesta. Portata sulla terraferma, la scelsero quale loro protettrice, edificando in suo onore una cappella nell’antico nucleo fortificato. In occasione di uno dei tanti attacchi al borgo da parte dei feroci predoni saraceni, la chiesa fu depredata, con l’asporto sacrilego di arredi e oggetti sacri, fra i quali appunto la Sacra effige di Maria. All’atto di salpare, la leggenda vuole che le veloci galere non riuscissero in alcun modo a prendere il largo a causa di una forza sovrannaturale, che con venti e maree sfavorevoli impedivano alle navi di partire. I pirati riuscirono a salpare solo quando decisero di lasciare in prossimità della spiaggia la Sacra immagine. Questo episodio confermerebbe la logica che come da tradizione è la Divinità a decidere quale e dove sia la sua dimora, pertanto con quel fenomeno misterioso, la devozione popolare interpretò la volontà di rimanere in terra di Agropoli. La Madonna veniva implorata nei gravi momenti di difficoltà, come durante l’imperversare delle pestilenze, che secoli fa mieterono numerose vittime in tutto il Cilento, oppure quando si scatenavano violente tempeste. Chi attendeva il ritorno dei propri cari usciti in mare supplicava la Vergine affinché tutti fossero ritornati a casa sani e salvi. La chiesetta dedicata alla Vergine di Costantinopoli, è ubicata nell’antico Kastron e domina la maestosa rupe a picco sul mare. E’ sicuro che in origine la statua della Madonna fosse di proporzioni minori rispetto all’attuale e che quasi sicuramente, fu sottratta alla furia devastatrice delle orde della mezzaluna, rappresentate dalle flottiglie dei pirati agli ordini del feroce Corsaro Khair-ed- din (1465 – 1546), conquistatore di Tunisi e nascosta o trasportata in anfratti o luoghi ritenuti sicuri. La festa della “Madonna venuta dal mare” si svolge il 24 luglio. Dopo il suo passaggio fra i vicoli e le viuzze di quel borgo che secoli fa l’ospitò per la prima volta, la statua viene accompagnata in processione sul mare da centinaia di diportisti e pescatori, che danno luogo ad una suggestivo momento di fede e di raccoglimento. Per quanto riguarda il culto della Madonna di Costantinopoli nel Cilento. possiamo trovare altari a Lei dedicati in Valle dell’Angelo, Villa Littorio, Sacco,Laurino,Roscigno Piano Cilento, Vallo della Lucania, mentre nella Valle del Calore è venerata a Roccadaspide, Castel S. Lorenzo, Felitto, nonché a Castelcivita e Corleto Monforte. In ultimo qualche anno fa, una grande statua marmorea della B. V. di Costantinopoli è stata collocata al termine della barriera frangiflutti del porto: tutti i viandanti del mare, non mancano di affidarsi a Lei prima di uscire dalle tranquille acque portuali, non mancando poi di ringraziarla per la sua materna protezione quando saranno di ritorno per calare l’ancora e per far ritorno alle proprie case. Vincenzo D'Andrea - InfoAgropoli

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