Il Grillo parlante

Agropoli: è partita la corsa al dopo-Alfieri

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Nelle ultime settimane sta emergendo sempre più in superficie quel fermento che animava sottotraccia la politica agropolese. Con Alfieri, notoriamente sindaco a scadenza anticipata per tentare l’assalto a prossimo Consiglio regionale, diventa sempre più di attualità la guerra per la successione. Chi infatti pensava che la corsa alle preferenze dell’ultima tornata elettorale fosse stata una sorta di Primarie anticipate resterà deluso.

Pacta sunt servanda è un brocardo buono per il diritto internazionale, non certo per frenare più o meno giustificabili ambizioni personali. Ma andiamo con ordine. Adamo (Coppola), Mr 1000 preferenze, candidato in pectore già dal 2012, inizia a guardarsi non più intorno ma alle spalle.

Gli altri aspiranti infatti sperano che, come i ciclisti nelle corse a tappe, possa arrivare sfiancato al rush finale dopo aver fatto per tre anni “l’andatura”.

Dietro di lui scalpitano Massimo e Eugenio (La Porta e Benevento), anche detti “Scavatore” e “Pulmandino”, entrambi frenati nel 2006 proprio dalla discesa in campo di Alfieri, allora assessore provinciale. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. La politica agropolese ha cambiato radicalmente i propri connotati. L’Agorà ha ceduto il passo ai più o meno noti gruppi di pressione. In questo clima, fare previsioni è quasi impossibile. Ci sono piani di insediamento da programmare, cambiali elettorali ancora da scontare e soprattutto campagne elettorali ancora da finanziare.

Ormai è mal comune: la Politica cede spazio al Capitale.

E Franco? Ufficialmente sta a guardare.

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