Cronaca

Agropoli: benzinaio ucciso, primo arresto e 2 ricercati


Fermato nel salernitano uno dei due banditi che ieri ad Agropoli in un tentativo di rapina hanno assassinato a colpi d'arma da fuoco il gestore 64enne di una stazione di servizio. Secondo quanto si apprende, si tratterebbe del 'palo'. Posti di blocco in tutta la regione per tentare di catturare il complice.
I carabinieri di Agropoli avrebbero già individuato altre due persone, pure originarie del luogo, ora ricercate. A.D.R., il ragazzo fermato, è ritenuto uno dei responsabili dell'aggressione sfociata poi nel delitto: lavorava infatti con Pecora, essendo stato recentemente assunto proprio al distributore Ippi, sulla statale 267, dove ieri è avvenuto l'omicidio. La vittima, 64 anni, di Agropoli, era il suocero del gestore del distributore.Un tipo molto vivace, "un furbetto", come può esserlo un ragazzo di venti anni: a descrivere così il giovane fermato dai carabinieri è il genero della vittima, Giovanni Palumbo, gestore del distributore. Sconvolto da un delitto avvenuto fra l'altro davanti agli occhi di sua moglie - Maria era con il padre al momento dell'omicidio e ha visto tutto - l'uomo racconta di una sequenza che oggi lo inquieta. "Ieri pomeriggio questo ragazzo era alla pompa di benzina, stava lavorando con noi, come al solito - ha riferito - Ad un tratto gli si sono avvicinati due ragazzi in motorino e tutti e tre hanno chiacchierato a lungo. Io ho notato la cosa, e per la verità li ho anche osservati per un po'. Mi ha colpito un dettaglio: i suoi amici non si sono mai voltati verso di me, pur sentendo il mio sguardo addosso. Un comportamento che mi è sembrato innaturale: e che mi ha subito insospettito".

Di questa scena oggi Giovanni Palumbo non riesce proprio a liberarsi: aggiunge di non ricordare le facce di quei giovani.
Intanto Maria, 34 anni, è chiusa in casa sotto choc, circondata da amici, parenti e compaesani: l'intera comunità si é stretta intorno alla famiglia di Pecora, stravolta dal dolore.

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