Attualita'

Agropoli: Domini e Parisi scrivono a Nichi Vendola


Nella missiva duro attacco al sindaco Alfieri

Lettera di Antonio Domini e Carmine Parisi al segretario nazionale di Sel Nichi Vendola per segnalare la situazione politica di Agropoli e quello che viene definito “un grave errore” che il circolo locale starebbe per commettere in vista delle prossime elezioni, ossia un’alleanza con Alfieri. Il primo cittadino di Agropoli è descritto come un “discutibile personaggio…già sostenitore di Mastella”, che “ spadroneggia come un ras sia da sindaco che da “capo” del Pd senza incontrare più alcun ostacolo”. La missiva poi si sofferma sulla politica del primo cittadino di Agropoli che “per vincere le elezioni del 2007, non ha esitato a farsi sostenere e a portare con sé in consiglio comunale i costruttori della città. Ha lasciato decadere il Piano Regolatore Generale, non ha adottato un Puc. La sua politica trasversale – si aggiunge - coinvolge anche vasti settori di quella che sarebbe dovuta essere l’opposizione di centro-destra. La sua politica del cemento è stata oggetto dell’attenzione del programma di Riccardo Iacona, Presadiretta, andata in onda lo scorso anno”. Poi uno sguardo anche al lavoro svolto da Alfieri come assessore provinciale ai lavoro pubblici, “assessorato che Alfieri ha diretto per quasi 10 anni fino al 2009, sotto la lente d’ingrandimento della Procura Antimafia di Salerno per l’inchiesta strade fantasma”. Infine un appello finale: “Noi compagni provenienti dai Ds abbiamo tentato di contrastare la sua discutibile politica nelle varie sedi, dal consiglio comunale alla stampa, ma il suo strapotere economico ha sbaragliato ogni forma di dialettica politica. Ora, in vista delle prossime elezioni comunali di maggio, ad Agropoli c’è un contesto di grande ammucchiata generale che vedrebbe una coalizione unica a sostegno di Alfieri che va dal centro-destra fino a Sinistra e Libertà. Ed è questo, per noi, lo scandalo. Un movimento come il tuo – evidenziano Domini e Parisi - che si fonda sulla difesa dell’ambiente, delle libertà democratiche e della legalità, avrebbe dovuto porsi a tutti i costi in maniera alternativa a questo sistema di potere di marca tipicamente berlusconiana. Pur sapendo che questa scelta non è maggioritaria. Invece la segreteria locale di Sel, nella vana speranza di ottenere un assessorato nella prossima amministrazione Alfieri, ha ritenuto più utile allinearsi e tacere sui tanti temi che avrebbero meritato un’opposizione accesa e combattiva”.

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