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Agropoli: Apicella risponde alle dichiarazioni dell'avv.Spira, su V.F.Ruocco


Vorrei precisare che nell'articolo "Agropoli al centro di un intrigo internazionale  tra Mafia e FBI" da me pubblicato su InfoAgropoli e riproposto da StileTV e da "La Città" di Salerno, non è stata mai messa in dubbio l'onestà e l'integrità morale di Vito Frank  Ruocco. Tant'è che ho scritto di lui: "Vito Frank Ruocco, partito da Agropoli negli anni venti, aveva vissuto e sgobbato per molti anni a Brooklin, N.Y.(U.S.A.)".

"Dopo venti anni di onesto e duro lavoro ritornò ad Agropoli, acquistò una barca e riprese il suo amato lavoro dipescatore". Nel contesto dello sbarco "Operazione Avalanche" l'ho citato per un articolo uscito su un giornale americano dove si elogiava la sua temerarietà nell'avvicinarsi, in piena battaglia, alle navi americane e fornire informazioni sulle truppe tedesche ad Agropoli. In questo contesto scrivo :“Il Ruocco fu fatto salire a bordo e quindi rispedito ad Agropoli, mentre l'altro  civile fu accompagnato, con una scialuppa della Marina, a colloquio con il vice  comandante dell'attacco da mare, il Contrammiraglio Conolly”.Quando menziono l'accordo F.B.I. e Mafia scrivo:” Voci di paese, nel dopoguerra, narrano la storia di due agropolesi (non sono stati citati i nomi dei due agropolesi per rispetto delle famiglie, come già precisato nei post di InfoAgropoli) che, partiti da Agropoli ai primi del novecento, erano entrati nella Mafia. Stanchi di quella vita, rischiosa e crudele, ritornarono ad Agropoli nella prima metà degli anni trenta ed aprirono delle attività commerciali”. Da quanto ho scritto è chiara la totale estraneità del Ruocco da un eventuale accordo F.B.I.e Mafia, elogiandone le doti di onesto ed intraprendente lavoratore. Per cui ritengo che il sig. Spira abbia travisato ciò che ho scritto e mi dispiace. Spero che con questa precisazione sia stato chiarito l'equivoco.  Ernesto Apicella

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