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Agropoli 98: quando Ascea sconfisse colui che ha eliminato l'Italia dai Mondiali


La storia di Kamil Kopunek al Torneo Internazionale di Agropoli

Italia – Slovacchia, terza giornata del girone F dei mondiali di calcio sudafricani. L'Italia è sotto di due gol siglati entrambi da Vittek al 25' del primo tempo e al 74' della seconda frazione di gara. All'80' Di Natale, attaccante dell'Udinese e capocannoniere del campionato italiano, va in gol accorciando le distanze e riportando l'entusiasmo tra gli azzurri che se acciuffassero il pareggio sarebbero qualificati per gli ottavi di finale. La formazione allenata da Marcello Lippi attacca, cerca invano il gol.

 All'87' il c.t. Della Slovacchia Weiss manda in campo Kamil Kopunek. Molti pensano alla classica sostituzione per far trascorrere i minuti dal momento che la Slovacchia, alla prima partecipazione mondiale, stava per accarezzare il sogno di accedere al secondo turno. In pochi potevano immaginare invece che proprio Kamil Kopunek potesse, due minuti dopo il suo ingresso sul rettangolo verde, buttare in rete quella palla che di fatto eliminava l'Italia dai Mondiali in Sud Africa.

Ma chi è Kamil Kopunek e perché ci stiamo interessando a lui?

Prima sarà meglio fornire qualche dato: nato il 18 Maggio 1984 Kamil è alto 1metro e 83 e il suo peso forma è 78 chilogrammi. Milita nella Spartak Trnava, formazione di medio-alta classifica del massimo campionato slovacco. L'ultimo campionato vinto nella stagione '72-'73 quando ancora esisteva la Cecoslovacchia. Dopo la divisione, la compagine di Trnava ha vinto soltanto 2 Coppe di Slovacchia (l'ultima nel 1998) e una Supercoppa di Slovacchia. Nonostante il palmares relativamente povero se si considerano solo i trofei vinti dopo la divisione della Cecoslovacchia, lo Spartak Trnava vanta un gran settore giovanile che ogni anno non manca di mietere successi e di sfornare calciatori che vanno poi a infoltire la prima squadra.


Ma riprendiamo dalla domanda che ci siamo fatti in partenza: perché ci interessiamo a Kamil Kopunek e allo Spartak Trnava?

Settimana di Pasqua 1998. Ad Agropoli prende il via la XII edizione del Torneo Internazionale Città di Agropoli. Ai nastri di partenza c'è una giovane squadra Slovacca, lo Spartak Trnava, tra le cui fila (nella categoria “Giovanissimi A”) milita un ragazzino come tanti altri che qualche giorno fa ha fatto parlare di se l'Italia, la Slovacchia e l'intero mondo del pallone per un gol che ha eliminato dalla massima competizione del calcio, la nazionale campione del mondo. Il suo nome era ed è proprio Kamil Kopunek allora non ancora 14enne. La sua squadra in quel torneo mostra ottime doti e grandi individualità che le permettono di battere formazioni ben più quotate come i tedeschi del Rosenheim poi classificatisi terzi insieme ai siciliani del Paternò.


La squadra slovacca invece riuscì a qualificarsi per la finale. Di fronte si trovò gli asceoti del Pro Velia. Il risultato era scontato: da una parte una formazione giovanile di una compagine professionistica che nel 1998 vinceva Coppa e Supercoppa di Slovacchia e dall'altro una delle tante compagini giovanili del Cilento. Facendo un raffronto con i giorni nostri sembra quasi di ricreare le condizioni dell'incontro tra la quotata Italia, e la debole Slovacchia. Il risultato di questa sfida lo conosciamo bene e quello di Spartak Trnava – Pro Velia? Dopo 90' minuti non certo avari di emozioni, le due squadre approdarono ai rigori. Durante la lotteria dei penalty, si porta sul dischetto Kamil Kopunek. La squadra slovacca puntava su di lui per portare a casa la vittoria. E' il rigore decisivo. Antonio Inverso organizzatore dell'evento, sta già per segnare il nome dello Spartak Trnava sul tabellone dei vincitori. “Non fallirà” pensava. Kopunek come da copione, con sicurezza, si porta sul dischetto e si prepara a calciare. La sua squadra è pronta ad esultare ma il campioncino fallisce il tiro decisivo permettendo al Pro Velia di festeggiare il primo posto! Chi avrebbe immaginato 12 anni fa che Kamil Kopunek, che quel ragazzino che fallì un rigore contro il Pro Velia, avrebbe buttato via l'Italia dai Mondiali? Probabilmente nessuno, ma certamente nelle prossime edizioni del Torneo Internazionale città di Agropoli, staremo più attenti ad osservare quei piccoli campioni che si divertono a dare calci ad un pallone. Chissà che un giorno uno di loro non esulti come Kamil Kopunek o Andrej Schevchenko (anche lui di passaggio ad Agropoli) per aver raggiunto un gran traguardo ma soprattutto per aver realizzato il sogno che coltivava fin da bambino. Ernesto Rocco

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