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Ad Agropoli nasce una pizza da 8mila euro


Ad Agropoli la pizza è lievitata così tanto da costare ben 8mila e 300 euro. Si tratta della Louis XIII, una pietanza da Rockefeller ideata da Renato Viola, pizzaiolo di 27 anni di Agropoli, che ha aggiunto agli indispensabili ingredienti “poveri” del celebre piatto napoletano i diamanti della cucina internazionale.

ll paperone a caccia di curiosità gastronomiche sfornate dalla cassaforte, quindi, non gusterà solo la mozzarella filante, il basilico profumato o la polpa di pomodoro, ma anche tre tipi di pregiatissimo caviale (Oscietra Reale Prestigio, Caviar Kaspia Oscietra Reale Classico e Caviar Kaspia Beluga), l’aragosta Palinurus Elephas, la cicala di mare e i gamberoni rossi di Acciaroli, bagnati da un trittico di bevande principesche: champagne Clos Du Mesnil 1995 Krug, brandy Cardenal Mendoza Carta Real e cognac Louis XIII Remy Martin.
“La pizza viene preparata sul luogo ad accezione dell’impasto che avviene 72 ore prima
– ci spiega il creatore Renato Viola – Si tratta di una pizza da degustazione per due persone di altissima qualità con prodotti costosissimi che viene servita solo a domicilio da un’equipe di un catering formato da me, un sommelier e uno chef”.



Chi spenderà tanti soldi per una pizza?


Noi puntiamo molto all’estero; sul mio sito sono già arrivate delle richieste dal Giappone. A ogni modo il prezzo non è eccessivo per i prodotti che vengono usati e per il servizio d’alta classe. Inoltre al cliente resteranno le posate e i piatti firmati e le costose bottiglie di cognac e champagne.


Come si abbina il pesce alla mozzarella?


In realtà l’unico contrasto è il caviale, ma vengono serviti anche dei calzoncini e dei grissini preparati col pane della pizza ottimi come accompagnamento. E poi quando si parla di pizza c’è sempre di mezzo la fantasia.


 La pizza nasce come piatto povero. Per un pizzaiolo non è una “bestemmia” prepararne una per soli ricchi?


Io lavoro in un locale con dei prezzi abbastanza bassi dove vengono clienti da tutta la Campania per assaggiare le mie pizze. La verità, però, è che una pizza da 8mila euro fa sicuramente più notizia, ed oggi dobbiamo sfruttare qualsiasi metodo per pubblicizzare il nostro prodotto unico al mondo. Proprio per questo in ogni periodo dell’anno lancio una linea di pizza diversa come quella col ginseng o lo yogurt magro… Ovviamente prediligo sempre i prodotti nostrani, ma mi adeguo anche alle novità che richiede il mercato.


Un mercato particolare quello della Louis XIII: durante la sua lavorazione si toglie il grembiule del pizzaiolo per vestire i panni dell’orafo…


In effetti è un prodotto limitato… devo ancora decidere quante prepararne. Le do una notizia in anteprima: come avviene per i pezzi d’arte pregiati metteremo la pizza all’asta su Ebay partendo da una cifra di 5mila euro.

Mario Vella

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