Personale di pittura del maestro Antonio Morgese a Santa Maria di Castellabate "villa Matarazzo"inaugurazione domenica 7 agosto ore 19,la mostra rimarrà aperta fino al 24 agosto orari 19-24.Biografia: il maestro ha frequentato l'istituto statale d'arte di Roma,per completare la sua formazione artistica frequenta allAccademia di Belle Arti di Roma e Napoli e si diploma in scultura, prima sotto la guida del grande Emilio Greco e conclude con il maestro Augusto Perez.
Nel 1973 partecipa alla sua prima mostra in collettiva,prescelto tra i pittori giovani della Campania, alla Villa Olmo di Como, ed ottenne un bel riconoscimento,in giuria cera il maestro Domenico Purificato il quale apprezzò la sua pittura e i suoi disegni presentandolo poi al grande critico darte Carlo Munari che lo inserì nel mondo degli artisti milanesi,tra i quali Aligi Sassu,Fiume, Guttuso,de Chirico ecc. questo emozionò il giovane Morgese che con orgoglio cominciò a lavorare le sue tele con sentimento e buona tecnica. Ha frequentato lo studio del grande maestro Pietro Annigoni il quale gli diede lezioni e preziosi consigli sulla pittura della realtà. Morgese non ha mai abbandonato quei valori artistici tradizionali tanto frequentemente e profondamente sconvolti da fermenti innovatori contemporanei che hanno attraversato le Accademie di Roma e di Napoli da lui frequentate;egli è rimasto con amore e passione ai suoi personali studi delle opere darte dei Maestri del passato,fluendo da essi la fonte ispiratrice che ha formato la sua personalità artistica con canoni classici e realistici,ma con una visione del tutto nuova,atta ad interpretare la società e le problematiche di oggi. Da qui nasce il suo Neoverismo sociale corrente artistica ideata da Morgese nel 1992 in occasione della mostra a Roma presso la galleria Helicon art con la presentazione di Carlo Munari ed avallata da Vittorio Como e G.C.Argan.Lideologia a cui si ispira è quella del verismo di Verga,quindi una verità che oltrepassa la realtà,per ricercare la nuova verità(cit.Pietro Gargano in una sua recente critica)nel profondo dei gesti e delle cose. Così Morgese trova nel simbolismo il modo di interpretare questa realtà:è così che il candelabro con la luce spenta rappresenta la vita che finisce,il sole che assieme al suo riflesso crea una croce di luce diventando simbolo della presenza divina,lalbero spoglio,onnipresente nei paesaggi diventa luomo che osserva una natura che lui stesso distrugge,impoverendo il proprio essere. Insomma,attraverso i simboli,che Italo Svevo avrebbe chiamatocorrelativi oggettivi.Larte di Morgese è vera,perché sofferta e vissuta:le sue opere sono discorsi che affida sia ai contemporanei che ai posteri. Hanno scritto di lui:Calabrese,Giordano,Como,Farina,Froldi,Liguoro,Mancini,Munari,Nicolardi,Notte,Argan.Inoltre si sono interessati di lui diversi organi di stampa televisione,ed è inserito in diversi volumi e cataloghi darte. Le sue opere sono inserite in diverse collezioni private e pubbliche sia in Italia che allestero. Inoltre i suoi dipinti e sculture sono esposte in diversi musei, chiese e pinacoteche. Ha ricevuto ambiti premi e riconoscimenti,tra cui:medaglia del presidente Sandro Pertini,medaglia del vaticano Papa Luciani,trofeo capo del governo Bettino Craxi,medaglia del consiglio generale dellEssonne Parigi e tanti altri,ultimi ricevuti:premio ambiente,e la terza Napoli la città che eccelle.
Il maestro Morgese Lavora tra Napoli,Avellino,Agropoli-Torchiara.