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A Castellabate il ricordo del deportato Occhiati

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Fu ucciso in un lager nazista

Il ricordo dello sterminio del popolo ebraico si lega a quello dei militari italiani imprigionati nei campi di concentramento, con un libro che ripercorre la storia di un deportato di Castellabate ucciso nelle camere a gas di Hartheim. La storia è quello del giovane Codrado Occhiati, la cui biografia è stata ricostruita grazie alle ricerche condotte dal capitano Gerardo Severino, direttore del Museo storico della Guardia di Finanza di Roma.

Il volume “Dal deserto africano al camino di Hartheim. Un deportato italiano nei lager nazisti. Storia di Codrado Occhiati”, stampato dalla Digitalpress, sarà presentato dall’autore sabato 31 gennaio alle ore 9 nell’aula magna della Scuola media di Santa Maria. Nel corso della mattinata saranno proiettati i video realizzati dagli studenti dell’Istituto comprensivo di Castellabate. Interverranno il sindaco Costabile Spinelli e l’assessore alla Cultura, Luisa Maiuri.

«Il libro del capitano Severino ricostruisce la vita di Codrado Occhiati, deportato nel lager austriaco di Mauthausen ed ucciso nel famigerato castello di Hartheim a soli 29 anni – spiega il sindaco Costabile Spinelli – È la storia di un ragazzo del nostro paese, nato esattamente un secolo fa e coinvolto in una delle vicende più tragiche dell’umanità. Ci è sembrato giusto far conoscere la sua storia agli studenti del nostro territorio, nell’ambito delle iniziative organizzate per il “Giorno della memoria”. Ci auguriamo che, da ora in poi, i nostri giovani, quando leggeranno il suo nome tra quelli riportati sul monumento ai caduti in piazza Lucia, ricordino chi era questo loro conterraneo e cosa ha sofferto. Vorremmo, soprattutto, che da questa terribile esperienza imparino la necessità di dire no all’antisemitismo, alla prevaricazione, alla violenza, e ne traggano incitamento per impegnarsi, in ogni occasione, a ricercare la pace tra le persone e i popoli».  

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