Multe annullate a Capaccio Paestum, nuovi avvisi di garanzia. L’indiscrezione è filtrata questa mattina e si sarebbe concretizzata nelle scorse ore. Sarebbero diverse le notifiche trasmesse dalla procura di Salerno e tutte presumibilmente legate ad una vicenda che già nei mesi scorsi aveva portato all’avvio di indagini e all’iscrizione nel registro degli indagati degli ex comandanti della Polizia Municiaple, Sofia Strafella e Natale Carotenuto, nonché di due vigili urbani.
Multe annullate, le accuse
Le accuse, a vario titolo erano quelle di falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale, frode e accesso abusivo al sistema informatico. Ora l’inchiesta si sarebbe estesa coinvolgendo, pare, anche ex amministratori.
Gli inquirenti ritengono che sarebbero stati redatti falsi documenti per annullare o archiviare in autotutela le sanzioni al Codice della Strada, su richiesta degli stessi automobilisti destinatari delle multe o forse di politici locali. Questo sistema avrebbe permesso ai trasgressori di evitare il pagamento, causando un mancato incasso per il Comune pari a circa 16.000 euro.
Sotto la lente della Guardia di Finanza del Gruppo di Eboli, che ha condotto le indagini su delega della Procura salernitana, sarebbero finite ben 137 multe emesse tra il 2019 e il 2022, ma non è detto che la vicenda ora non si sia estesa. I pubblici ministeri Alessandro Di Vico e Morris Saba avevano chiesto anche gli arresti domiciliari per gli ex comandanti della municipale, ma l’istanza è stata respinta dal giudice.
Nuovi indagati
L’attività d’inchiesta, però, è proseguita e si sarebbe ora ulteriormente estesa interessando politici che hanno amministrato nel periodo di indagine finito sotto i riflettori della magistratura; non solo: ci sarebbero anche degli automobilisti beneficiari dell’annullamento. L’obiettivo sarebbe quello di chiarire se il provvedimento sia stato o meno legittimo, o sollecitato per ragioni politico-elettorali. I diretti interessati, intanto, non confermano.