
Nel reparto di Cardiologia dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla è stato impiantato, nei giorni scorsi, il primo pacemaker “leadless”, ossia senza fili. Si tratta di una tecnica innovativa che rappresenta un importante passo avanti nella cura dei pazienti cardiologici più fragili.
Il paziente, originario del Vallo di Diano, è in ottime condizioni di salute. L’intervento è stato eseguito con approccio femorale, riducendo al minimo l’invasività e i tempi di degenza.
Il pacemaker “leadless” è indicato in casi selezionati, come per persone anziane, pazienti in dialisi o soggetti ad alto rischio infettivo. Queste categorie, infatti, sono più esposte a complicanze derivanti dai dispositivi tradizionali, come infezioni delle tasche o degli elettrocateteri, che spesso rendono necessario l’espianto del dispositivo. Grazie alla tecnologia senza fili, si riducono notevolmente questi rischi e si limita la durata del ricovero ospedaliero, un aspetto fondamentale per i pazienti più deboli.
L’impianto è stato possibile grazie alla collaborazione consolidata tra il reparto di Cardiologia di Polla, diretto dal dottor Silvio Saponara, e l’ospedale di Eboli. Nell’ambito di questa sinergia, il dottor Angelo Carbone, esperto in impianti di pacemaker, è presente a Polla una volta a settimana per supportare l’équipe locale.
Un ruolo di primo piano nel progetto lo ricopre anche il dottore Rodolfo Citro, che nel corso del 2025 ha già eseguito circa 80 impianti di pacemaker tradizionali, contribuendo in modo significativo al potenziamento dell’offerta sanitaria del “Luigi Curto”.
A breve, il reparto accoglierà un nuovo specializzando che si dedicherà anch’egli alla cardiostimolazione, rafforzando ulteriormente l’équipe, già oggi impegnata in interventi complessi come la risintonizzazione cardiaca.
Nonostante la necessità di nuovo personale per far fronte all’elevata mole di lavoro, il reparto di Cardiologia di Polla continua a distinguersi per competenza, innovazione e qualità dell’assistenza, confermandosi un punto di riferimento per tutto il territorio valdianese.