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Ospedali italiani d’eccellenza, 41 bandiere tricolore nella classifica mondiale

A cura di Francesco Perri Pubblicato il 11 Settembre 2025
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Ospedale

Il settimanale Newsweek, in collaborazione con la società di ricerca Statista, ha pubblicato la classifica “World’s Best Specialized Hospital 2026“, che include 41 ospedali italiani tra le migliori strutture specializzate a livello globale. Il ranking analizza 12 ambiti medici, dalla cardiologia all’oncologia, dalla pediatria alla neurochirurgia, e la presenza italiana si distingue per un notevole sbilanciamento geografico: la maggior parte degli ospedali si trova al Nord, una quota minore al Centro, mentre solo due strutture sono al Sud, entrambe a Napoli.

L’eccellenza italiana concentrata al Nord

La classifica evidenzia un marcato squilibrio territoriale. La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di ospedali d’eccellenza, ben 16, concentrati principalmente a Milano e provincia, con l’eccezione di due strutture a Pavia e una a Bergamo. Seguono il Lazio, con 8 ospedali tutti a Roma, e il Piemonte con 4 strutture (tre a Torino e una a Candiolo). Veneto e Toscana contano 3 ospedali ciascuno, mentre l’Emilia Romagna (a Bologna) e la Campania (a Napoli) ne hanno 2.

Contribuiscono con una singola struttura anche Liguria (Genova), Friuli (Trieste) e Marche (Pesaro). Sebbene il numero di ospedali italiani inclusi sia superiore a quello di Paesi molto estesi, l’Italia si colloca dietro a Francia (66), Germania (59) e Regno Unito (53), ma davanti alla Spagna (28). Gli Stati Uniti detengono il primato assoluto, con 173 strutture in classifica.

Le specialità in cui eccellono le strutture italiane

Analizzando le singole specialità, il Centro cardiologico Monzino di Milano si posiziona come la prima struttura italiana sia in cardiochirurgia (24° posto) che in cardiologia (14° posto), primeggiando sulla scena nazionale. In endocrinologia, il Policlinico universitario Gemelli di Roma è la prima eccellenza italiana (34° posto), seguito dall’ospedale San Raffaele e dall’Azienda ospedaliero universitaria Pisana. Il Gemelli si distingue anche in gastroenterologia, dove occupa il 10° posto a livello globale, seguito dall’Humanitas di Rozzano. Per la neurologia e la neurochirurgia, l’Irccs neurologico Besta di Milano è la prima struttura italiana, rispettivamente al 14° e 17° posto, mentre in ostetricia e ginecologia il Gemelli conquista addirittura il terzo posto mondiale. Infine, in oncologia, l’Irccs Ieo di Milano si colloca all’11° posto, seguito dall’Istituto nazionale tumori (Int), sempre di Milano, e dal Gemelli.

Un mercato in crescita esponenziale

La crescita degli ospedali specializzati è un trend globale. Newsweek sottolinea come i pazienti cerchino sempre più cure avanzate e mirate. Secondo i dati citati, il mercato globale di queste strutture, che valeva circa 74,87 miliardi di dollari nel 2023, è destinato a raddoppiare, raggiungendo i 176,53 miliardi di dollari entro il 2032. Come spiegato da Newsweek: “Che si tratti di combattere una malattia rara o di un intervento chirurgico di precisione per una lesione complessa, queste strutture sono una scelta popolare per chi necessita di competenze specifiche”.

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