Anche la Paganese, sua ex squadra, ha voluto far pervenire il suo messaggio di cordoglio:
“Ciao Gino, sei morto come volevi, su un campo di calcio. Hai raggiunto nel paradiso del calcio minore solo per definizione Carlo Vitiello, il diesse che a tutti i costi ti volle venti anni fa alla Paganese di Eccellenza. Gino Paesano, proveniente dal Solofra. All’andata avevi segnato alla Paganese con la maglia dei conciari, con te giocavano i nocerini Cerino, Brillante e D’Amico. E c’era nella tua squadra un ragazzino che avrebbe fatto carriera, si chiamava Rosamilia. Un mese dopo eri alla Paganese (ancora con l’etichetta Real), agli ordini di Costantino Ferraioli, col benestare del presidente Domenico Campitiello. Prima partita a Pompei il 14 dicembre, finì 1-1 e tu, contro la squadra di Gaetano Manzi che aveva il bomber in Andro, segnasti il gol del pareggio a tre minuti dalla fine. Te la ricordi la formazione? De Bartolomeis, Civale, Vilardi, Birrese, Montuoro, Restuccia, Crisci, Incarnato (oggi il signor GO2), Perrone, Catapano, Paesano. Entrarono Iennaco (l’attuale signor Sixtus) e Amatruda. Eri stato preso per fare la controfigura di Franco Santaniello, quel giorno assente. Non finì bene quel campionato ma tu segnasti 11 gol in appena 15 partite. Quell’anno il cronista Sorrentino ti chiamava Skuhravy. Ma eri soltanto te stesso, uno grande e grosso dal cuore d’oro”.