La Dieta Mediterranea per fare “sistema”, Vallo della Lucania: scuole, esperti, istituzioni e imprenditori al tavolo di Keys

Una grande occasione di crescita culturale e territoriale

Silvana Romano

Presso l’Aula Consiliare di Vallo della Lucania, una giornata di testimonianze, proposte e sinergie fra istituzioni, scuole, associazioni e le imprese di settore.

L’imperativo comune è stato la valorizzazione della Dieta Mediterranea. Non solo stile di vita ma occasione di sviluppo sostenibile, di crescita culturale e territoriale.

Una giornata per fare Sistema

La prima parte dell’incontro, un confronto sui regimi alimentari sostenibili, ha visto la partecipazione di Maria La Gloria, vicepresidente dell’Associazione Dieta Mediterranea, Salvatore Patrizio del Centro Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNRR),del vice Sindaco di Vallo della Lucania, Tiziana Cortiglia,del dirigente del Liceo “Parmenide” Francesco Massanova, e del Consigliere Regionale Tommaso Pellegrino.

Il dibattito ha interessato alcune classi del Liceo “Parmedide” e dell’”Istituto Alberghiero Ancel Keys” su un tema che mira a diffondere e consolidare uno stile di vita che affonda i natali nell’antica Elea, che precede anche le intuizioni dello scienziato statunitense.

La seconda parte dell’incontro dal titolo “Sistema Cilento, vivere bene, vivere a lungo”, è stata l’occasione per far intersecare le idee, le riflessioni di esponenti del campo della ricerca e della medicina, come i dottori Giovanni D’Arena, Giuseppe Scarano e Carlo Montinaro, con gli imprenditori locali Mario Di Bartolomeo, Francescantonio Cavalieri e Francesco Vastola, senza trascurare le testimonianze di Giuseppe Cilento e Cristian Santomauro, Ambasciatori della Dieta Mediterranea.

Com’è nata l’idea

In occasione del centenario dell’istituzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNRR) la dottoressa Mariagrazia Libardi interessando la dirigenza del Liceo “Parmenide” di Vallo della Lucania, ha ritenuto necessario promuovere soprattutto fra i più giovani uno stile di vita, quello della Dieta Mediterranea, che sembra essere ancora troppo lontano dai costumi dei giovani.

Da qui la necessità di coinvolgere, ampliandone il tema, le istituzioni e gli imprenditori locali, perché si metta a fuoco una serie d’iniziative in grado di creare sinergie sul territorio che possano capovolgere alcuni aspetti di cultura troppo globalizzanti, che minano uno stile di vita sano e uno sviluppo economico e territoriale ecosostenibile.

Dieta Mediterranea 2.0 la proposta del consigliere regionale Pellegrino

Bisogna modernizzare il concetto di Dieta Mediterranea. Secondo il consigliere regionale Tommaso Pellegrino, la domanda da farsi è:quanto arriva dei prodotti della Dieta sulle nostre tavole?”. Dalla risposta parte la sua sfida, che presto approderà in Consiglio regionale.

Un disegno di legge che preveda nuovi menu nelle mense scolastiche, una lista di prodotti nostrani, oltre che sani, a basso contenuto di sodio e di grassi saturi. Secondo il Pellegrino, anche medico oncologo, è necessario fare di più per sensibilizzare i giovani, per rifondare il loro sistema di nutrimento, spesso insano, per nulla “mediterraneo”.

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