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Agropoli, avvistate le prime processionarie: attenzione ai bambini e gli animali

Cittadini chiedono interventi contro la processionaria

A cura di Carmela Di Marco Pubblicato il 14 Marzo 2019
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A causa dell’aumento delle temperature, nei giorni scorsi sono state avvistate diverse larve di processionarie in varie zone di Agropoli, soprattutto nelle aree verdi in cui sono presenti dei pini. La processionaria del pino è un insetto altamente distruttivo per le pinete poiché le priva di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale. Deve il suo nome alla caratteristica abitudine di muoversi sul terreno in fila, formando una sorta di “processione”.

Visti dall’esterno i nidi sembrano grossi bozzoli cotonosi di colore bianco, ma al loro interno racchiudono centinaia di larve. La processionaria, oltre a desfogliare piante intere, può costituire un pericolo per l’uomo in quanto i peli urticanti dell’insetto allo stato larvale, provocano delle irritazioni e delle infiammazioni cutanee e in alcuni casi possono provocare gravi reazioni allergiche. L’ingestione o inalazione della processionaria da parte di un cane, aziona una violenta infiammazione che potrebbe portare a necrosi, con conseguente perdita di porzioni di lingua o naso, soffocamento, febbre e diarrea emorragica. In caso di contatto con i peli urticanti e consigliabile lavare subito l’area interessata e recarsi dal medico o nel più vicino pronto soccorso.

Anche per gli “amici a 4 zampe” in caso di ingestione/inalazione bisogna lavare le aree interessate dal contatto ed è assolutamente necessario dirigersi dal veterinario. La distruzione dei nidi, raccolti tagliando la parte di ramo su cui si trovano facendo attenzione a manipolarli con opportune protezioni (guanti, occhiali e mascherina per proteggere occhi e viso), si attua immergendoli in un bagno di Ipoclorito di Sodio (varechina) o bruciandoli. Ecco perchè diversi cittadini agropolesi hanno lanciato l’allarme al Comune, chiedendo immediati interventi di disinfestazione.

Nei giorni scorsi segnalazioni erano arrivate anche da Vallo della Lucania. Il Comune è immediatamente intervenuto per evitare la diffusione di questi insetti (leggi qui). La disinfestazione dei bruchi di processionaria, in Italia, è obbligatoria dal 2008.

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