Infante
  • Live Streaming Canale 79
  • Pubblicità
Cerca
  • Facebook
  • Instagram
  • Youtube
  • X
  • Google news
  • Linkedin
  • App
Logo InfoCilento
  • Salerno
  • Piana del Sele
  • Cilento
  • Diano
  • Alburni
  • Sport
  • Eventi
  • Tv – Canale79
  • Turismo
  • Contatti
> Capaccio, arresto in ospedale per Marta Santoro
Ad image
Logo InfoCilento
Cerca un articolo
  • Salerno
  • Piana del Sele
  • Cilento
  • Diano
  • Alburni
  • Sport
  • Eventi
  • Tv – Canale79
  • Turismo
  • Contatti

Capaccio, arresto in ospedale per Marta Santoro

Nei giorni scorsi era arrivata la condanna

A cura di Carmela Santi
Pubblicato il 3 Marzo 2019
Condividi

Arresto in ospedale per Marta Santoro. Alle 17 di ieri pomeriggio i carabinieri del comando provinciale di Salerno supportati dai militari della compagnia di Vallo della Lucania guidati dal capitano Mennato Malgieri sono arrivati all’ospedale San Luca di Vallo per arrestare l’ex comandante della Forestale di Foce Sele. La donna era ricoverata dal 27 febbraio scorso nel reparto di medicina.

È arrivata nella struttura sanitaria del centro cilentano nello stesso giorno in cui era arrivata la decisione dei giudici della sesta Sezione della suprema Corte di Cassazione di Roma che hanno rigettato il ricorso avverso la sentenza della Corte d’Appello, confermando così per la Santoro la condanna a 6 anni e 6 mesi di reclusione. Condanna che la Santoro dovrà scontare presso la casa circondariale di Fuorni.

La pena é stata decurtata di circa 9 mesi già scontati dalla Santoro negli ultimi anni tra custodia cautelare in carcere ed arresti domiciliari. Ieri pomeriggio i carabinieri hanno dato esecuzione al provvedimento di carcerazione. La donna ha lasciato l’ospedale San Luca per essere trasferita in una struttura carceraria con presidio ospedaliero dove riceverà adeguata assistenza sanitaria. Non appena le sue condizioni di salute lo consentiranno sarà trasferita a Fuorni. Dopo sette anni di udienze e colpi di scena, si chiude così una lunga vicenda giudiziaria iniziata nel 2012 con lo scandalo “Forestale e mazzette”. La Santoro fu arrestata insieme al marito, nonché collega Antonio Petillo.

Numerosi gli imprenditori e semplici cittadini finito nelle rete della donna. Tutti costretti a consegnare ingenti somme di danaro per evitare controlli, sanare irregolarità o di incorrere in provvedimenti di sequestro e denuncia. Nella sentenza di primo grado, il giudice motivò la condanna descrivendo i comportamenti della Santoro come “lungi dal garantire il rispetto della legalità, cosa che la sua funzione gli avrebbe imposto, dimostrandosi personaggio spregiudicato, interessato ad utilizzare la propria veste professionale per commettere reati, capace d’incidere pesantemente, a fini personali, sui destinatari della propria attività illecita, in cambio d’indebiti vantaggi patrimoniali attraverso un uso distorto dei propri compiti, che ha provocato anche un grave allarme sociale”. La Santoro ora è in carcere ma la vicenda giudiziaria potrebbe avere altri risvolti.

Condividi questo articolo
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Threads Copia Link
  • Redazione
  • Contattaci
  • Pubblicità
  • Collabora
  • Come vederci
  • Scarica l’app
  • Privacy
  • Facebook
  • X
  • Youtube
  • Google news
  • Instagram
  • Linkedin

© Copyright 2025 InfoCilento, registrazione Tribunale di Vallo della Lucania nr. 1/09 del 12 Gennaio 2009. Iscrizione al Roc: 41551. Editore: Domenico Cerruti – Proprietà: Red Digital Communication S.r.l. – P.iva 06134250650. Direttore responsabile: Ernesto Rocco | Tutti i contenuti di questo sito sono di proprietà della casa editrice, testi, immagini, video o commenti, non possono essere utilizzati senza espressa autorizzazione. Per le notizie o fotografie riportate da altre testate giornalistiche, agenzie o siti internet sarà sempre citata la fonte d’origine. Dove non sia stato possibile rintracciare gli autori o aventi diritto dei contenuti riportati, i webmaster si riservano, opportunamente avvertiti, di dare loro credito o di procedere alla rimozione. La redazione non è responsabile dei commenti presenti sul sito o sui canali social. Non potendo esercitare un controllo continuo resta disponibile ad eliminarli su segnalazione qualora gli stessi risultino offensivi e/o oltraggiosi. Relativamente al contenuto delle notizie, per eventuali contenuti non corretti o non veritieri, è possibile richiedere l’immediata rettifica a norma di legge. 

Ad image
Ad image