Cilento

Vallo della Lucania: morto di tumore dopo trapianto. La perizia conferma: male trasmesso da donatore

Protagonista un 63enne cilentano morto dopo trapianto di pancreas e reni

Carmela Santi

11 Maggio 2018

Morto di tumore dopo il trapianto di organi. Dalla perizia choc arriva la conferma: il male è stato trasmesso dal donatore suicida. Colpo di scena nell’indagine della Procura di Mantova sulla morte delle tre persone, tra cui il 63enne Giuseppe Pellegrino di Vallo della Lucania, uccise da tumore dopo il trapianto di organi (pancreas e reni) prelevati all’ospedale Carlo Poma da un solo donatore, morto suicida.

Per fare chiarezza sui tre misteriosi decessi avvenuti, a meno di un anno dal trapianto, a causa del medesimo carcinoma aggressivo, il gip Matteo Grimaldi aveva disposto una super perizia nell’ambito dell’incidente probatorio, nominando un pool di esperti di levatura internazionale (i professori Pierfranco Conte, Antonietta D’Errico e Claudio Rago) i quali hanno consegnato, nei giorni scorsi, i risultati del loro rapporto, le cui conclusioni sono decisamente scioccanti sotto il profilo medico-scientifico, anche se potrebbero di fatto scagionare tutti i 18 indagati, tra cui il primario, accusati di omicidio colposo. Pellegrino si era sottoposto a trapianto nell’ospedale mantovano. Nel fascicolo oltre al decesso del 63enne finiscono altri due casi sospetti. Inizialmente nel registro degli indagati era finito solo l’ex primario, che aveva gestito il coordinamento e la procedura di espianto. Ora gli indagati sono saliti a 18. Per tutti il pm ha espresso ipotesi di omicidio colposo.

Il calvario del 63enne, inizia nel 2005 quando inizia ad avere problemi ad un rene che lo costringono, gradualmente, alla dialisi. Nel 2008, il noto imprenditore, decide di tentare il trapianto. Dopo 4 anni arriva la tanto desiderata notizia: c’è un rene disponibile. Ma nel giugno del 2013, in occasione di una normale visita di controllo presso l’ospedale di Varese le sue condizioni si aggravano inspiegabilmente e, purtroppo non farà più ritorno nel suo Cilento. Morirà, infatti, un mese dopo. I familiari sporgono subito denuncia. Bastano i primi accertamenti per scoprire che il 63enne non era morto per una crisi di rigetto come inizialmente ipotizzato, ma a seguito di un tumore. Il rene era stato prelevato da un donatore morto suicida sparandosi alla testa. Come Pellegrino altri due pazienti, entrambi 50enni, uno di Milano, l’altro di Brescia che avevano ricevuto organi dal medesimo donatore muoiono a soli dodici mesi dal trapianto.

«La super perizia spiega l’avvocato Riccardo Ruocco che rappresenta le famiglie di due delle tre vittime ha appurato un possibile nesso di causalità tra il trapianto degli organi e i tre decessi, dimostrando così la fondatezza delle nostre preoccupazioni, ovvero che, con elevata probabilità, le morti sono state causate dagli organi malati trasferiti dal donatore ai riceventi. Diverso, invece, il discorso sulla responsabilità penale dei medici indagati, che secondo la perizia viene esclusa in quanto i protocolli medici sono stati rispettati: dunque, non era possibile appurare che gli organi del donatore suicida fossero infetti». Il 15 maggio si terrà l’udienza davanti al gip per l’esame dei periti, ma il legale cilentano avanza nuove ipotesi: «Il mio pensiero – dice – và in primis alle famiglie coinvolte perché finalmente è venuta fuori la verità, purtroppo non bella. Tutto ciò che, dopo le indagini difensive, materializzava i sospetti ai quali diverse procure italiane non davano peso, oggi è certezza: ad uccidere i tre pazienti non è stata una crisi di rigetto, ma un tumore trasmesso dagli organi infetti ricevuti dal medesimo donatore. La perizia depositata in questi giorni presso l’ufficio gip del tribunale di Mantova, tuttavia, se da un lato smentisce e ribalta le tesi di molti esperti che si erano pronunciati in senso contrario, dall’altro, escludendo responsabilità di rilevanza penale dei medici indagati, è destinata ad aprire una seria discussione, che coinvolgerà certamente il ministero della Salute».

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Paura a Capaccio Paestum: fiamme lambiscono cavo dell’alta tensione

L’incendio, con ogni probabilità, ha origini dolose. Le fiamme, dopo aver lambito i cavi dell’alta tensione, si sono avvicinate pericolosamente ad un’abitazione privata

Agropoli: partite le operazioni di rimozione della posidonia

«Abbiamo accolto le sollecitazioni di alcuni comitati che hanno chiesto di mantenere lì la posidonia - ha spiegato Di Filippo - è una soluzione sperimentale per verificare anche se ci sarà un minor impatto erosivo sulla spiaggia. Creeremo comunque delle passerelle per poter accedere all'acqua»

Ernesto Rocco

05/06/2025

Ad Altavilla Silentina la giornata della legalità con il Prefetto e il Questore

L'evento è stato fortemente voluto dal sindaco Francesco Cembalo e si è avvalso della presenza del Prefetto di Salerno, Francesco Esposito e del Questore Giancarlo Conticchio oltre che del Provveditore agli Studi di Salerno, Mimì Minella

Caselle in Pittari e Gottmadingen celebrano 31 anni di gemellaggio: cerimonia conclusiva con il Console tedesco

Dalla fine degli 60 alla fine degli anni 90 sono stati oltre 400 i casellesi emigrati in Germania rappresentando il fenomeno migratorio più importante dopo la seconda guerra mondiale

Ispani: inizia l’era di Franco Fragomeno, ecco il primo consiglio comunale

Nella prima seduta ufficializzata anche la composizione della giunta

Gara di solidarietà per la piccola “Maria”, a Salento un evento benefico

La bambina necessita di un delicato intervento chirurgico. È possibile contribuire anche tramite donazioni.

Antonio Pagano

05/06/2025

Eboli, lotta alle discariche abusive in località Campolongo: sanzionati proprietari dei terreni

Nei prossimi giorni, verranno eseguite ordinanze di chiusura su alcune strade critiche, individuate come punti nevralgici dello sversamento illecito di rifiuti

Capaccio Paestum, blitz della Polizia Locale: sbancamento dunale e lido abusivo. Scatta il sequestro

La struttura era stata allestita in mancanza di titolo edilizio e, soprattutto, senza la necessaria concessione demaniale

Pioppi: Carabinieri fermano costruzione abusiva in area protetta, scatta il sequestro

Gli accertamenti hanno consentito di accertare che il fabbricato rientra nella perimetrazione del Parco Nazionale nonché in zona ricadente nel Piano Territoriale Paesistico Cilento Costiero

Piano Vetrale: in scena la prima edizione della “Rassegna teatrale del Parco”

La manifestazione si svolgerà a Piano Vetrale (Paese dei Murales nel PNCVD) nel Comune di Orria dal 14 al 20 Luglio 2025

Castellabate per la sicurezza stradale: nasce protocollo d’intesa “sicuri sulla strada. Connessi alla vita”

In collaborazione con la provincia di Salerno e associazione “Per le strade della vita aps”

Paura ad Eboli: incendio divampa in un appartamento

I caschi rossi sono intervenuti tempestivamente per mettere in sicurezza l’appartamento e l’intero stabile

Torna alla home