Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato il Regolamento attuativo della Legge regionale n.5 del 2024, segnando la conclusione del processo di riforma delle norme sul Governo del Territorio. Questo percorso, avviato con la Legge regionale 13/2022 sulla Rigenerazione urbana, introduce strumenti aggiornati per i Comuni e i professionisti del settore. Il nuovo regolamento sostituisce quello precedente, risalente al 2011, e fornisce ai Comuni indicazioni precise sulle procedure urbanistiche aggiornate dalla legge. Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha sottolineato l’importanza del provvedimento, affermando: “Si tratta di un’altra importante passaggio, stavolta definitivo nel segno della semplificazione e della sburocratizzazione, che va incontro alle esigenze pratiche dei Comuni della Campania.”
Strumenti e obiettivi del nuovo regolamento
Il regolamento approvato mette a disposizione dei Comuni e dei tecnici campani una serie di strumenti essenziali per la pianificazione e la gestione del territorio. Tra questi figurano la perimetrazione del territorio urbanizzato e rurale, lo schema di Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale (RUEC) e le linee guida per la creazione di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA). L’Assessore Bruno Discepolo ha evidenziato come questo provvedimento rappresenti un traguardo significativo: “L’approvazione da parte del Consiglio regionale del nuovo Regolamento… sancisce la fine di un percorso virtuoso… e dota la Campania del quadro normativo più aggiornato, nella materia del Governo del Territorio, di tutte le regioni italiane.”
Cambiamento di paradigma: stop al consumo di suolo
L’approvazione del nuovo regolamento segna un cambiamento di paradigma nelle politiche urbanistiche regionali. Come specificato dall’Assessore Discepolo, “Si abbandona definitivamente la strada dell’espansione urbana illimitata” a favore di una strategia che promuove la rigenerazione urbana e il contrasto al consumo di suolo. Il raggiungimento di questo importante risultato è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra la struttura regionale, la IV Commissione consiliare, le forze politiche e i vari soggetti del territorio, tra cui associazioni, ordini professionali e università, che hanno contribuito alla redazione dei diversi strumenti normativi. Questo sforzo congiunto ha permesso di dotare la regione di un quadro normativo moderno e all’avanguardia, orientato alla sostenibilità e alla gestione efficiente del territorio.