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Acciaroli, il Festival ViviamoCilento sostiene Gaza, Max Gazzè e il sindaco Pisani: “Musica e memoria per il popolo palestinese”

«A Gaza non c’è più tempo. Dobbiamo farci cassa di risonanza, arrivare a chi ha il potere di cambiare le cose. Diamo spazio all’umanità»

A cura di Comunicato Stampa
Pubblicato il 15 Settembre 2025
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Max Gazzè e Stefano Pisani, bandiera Gaza

Acciaroli e il Festival VIVIAMOCILENTO scelgono di alzare la voce, esprimendo solidarietà al popolo palestinese e condannando con forza il genocidio in corso. Un atto di responsabilità collettiva che ha trasformato la seconda giornata del Festival in un momento di profonda intensità civile, capace di unire musica, testimonianza e impegno.

“A Gaza non c’è più tempo”

Dal palco dell’Arena del Mare, Max Gazzè ha scandito parole chiare: «Bisogna fermare questo genocidio. Non è una parola difficile, “genocidio”. Ma tra dieci anni, quando ci chiederanno cosa abbiamo fatto, cosa risponderemo? “Sapevo, ma non potevo far nulla?” Davanti a una tragedia così drammatica, non possiamo restare fermi: il minimo che dobbiamo fare è diventare cassa di risonanza, perché siano gli Stati e la politica a intervenire, per fermare ciò che sta accadendo».

Insieme all’artista e alla giornalista Valentina Farinaccio, ha sventolato la bandiera palestinese. Intanto, sul grande schermo scorrevano le immagini del reporter gazawi Abood Abusalama, simbolo di una resistenza che si racconta attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica.

Il messaggio del sindaco di Pollica, Stefano Pisani

Subito dopo, il sindaco di Pollica, Stefano Pisani, ha rilanciato con una dichiarazione vibrante: «VIVIAMOCILENTO non è solo un festival. Venire qui significa entrare in un mondo ideale, che può esistere solo se abitato da persone speciali. Ma c’è un elemento che non può mancare: l’umanità. Un’umanità che non appartiene a pochi, ma che deve appartenere a ciascuno di noi. Non c’è più tempo. Dobbiamo superare la sensazione di impotenza: dobbiamo diventare testimoni, e da testimoni portare la nostra voce a chi ha potere di cambiare le cose. Per questo isseremo la bandiera della Palestina sul pennone del porto, e lì resterà finché ci sarà bisogno. Perché il Mediterraneo è e deve restare un mare di pace, una casa ospitale. Perché tutti hanno diritto di vivere. Diamo spazio all’umanità».

E così è stato: accanto al tricolore e alla bandiera europea, anche quella palestinese ha iniziato a sventolare sul pennone del porto di Acciaroli. Un gesto solenne, che ha trasformato la musica in un atto politico e morale. Lo stesso Pisani ha invitato il pubblico a trasmettere in diretta sui social quel momento, per amplificarne la portata collettiva. Una scelta accolta con entusiasmo, ma che ha subito la censura di Meta, che ha silenziato l’audio delle trasmissioni live.

Successo di pubblico

Le serate hanno regalato al pubblico emozioni intense: il canto potente e raffinato di Tosca e Simona Molinari, il dialogo brillante tra Luca Perri e Dario Vergassola, la performance ironica e tagliente di Valerio Aprea e gli attesissimi concerti di Max Gazzè e Diodato.

Momento dedicato al sindaco pescatore

Un momento speciale è stato dedicato alla memoria di Angelo Vassallo, con la performance dal vivo dell’artista Fernando Mangone che ha ritratto sul palco il sindaco pescatore, a quindici anni dal suo assassinio. Un epilogo forte, che ha reso la seconda giornata di VIVIAMOCILENTO non solo una festa di musica, ma una dichiarazione di civiltà e responsabilità condivisa.

Il bilancio di un’edizione luminosa

La tre giorni di VIVIAMOCILENTO si chiude con un bilancio assolutamente positivo: oltre 20.000 presenze complessive, con un flusso costante di pubblico proveniente non solo dalla Campania, ma da tutta Italia. Le piazze, il porto e gli spazi del Festival hanno vissuto un crescendo di partecipazione, confermando ancora una volta la capacità della manifestazione di unire grande musica, riflessione e convivialità. Artisti come Gazzé, Molinari, Diodato e Tosca hanno saputo intrecciare leggerezza e intensità, regalando al pubblico momenti di autentica emozione.

Non solo concerti: incontri, talk e performance artistiche hanno reso VIVIAMOCILENTO un laboratorio di idee e di emozioni, dove l’energia del pubblico ha incontrato l’incanto naturale di un territorio unico. Molti ospiti hanno sottolineato di essere rimasti letteralmente rapiti dal “Blu Acciaroli”, quel colore profondo e avvolgente che accompagna il mare al tramonto e che sembra diventare la firma poetica di queste giornate. Un blu che non è solo sfondo, ma elemento vivo del Festival: un richiamo alla bellezza, alla pace e all’armonia che Acciaroli e il Cilento sanno regalare a chi li vive.

Si pensa al prossimo anno

Un’edizione che lascia il segno, dunque: fatta di musica e parole, ma anche di scelte coraggiose e visioni condivise, capace di proiettare VIVIAMOCILENTO sempre più come uno degli appuntamenti culturali più significativi del Mezzogiorno. L’appuntamento, già fissato per il prossimo anno, è per l’11,12,13 settembre.

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