La carenza d’acqua ha segnato l’estate 2025 in gran parte del Sud Italia. Nel territorio gestito da Consac Gestioni Idriche spa, che comprende 57 comuni del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni, le sorgenti hanno fatto registrare cali significativi.
Il bilancio
Il presidente Gennaro Maione ha illustrato il bilancio della stagione, evidenziando gli interventi infrastrutturali e organizzativi che hanno consentito di contenere i disagi per la popolazione. Maione ha sottolineato il ruolo decisivo delle opere infrastrutturali avviate negli ultimi anni. In particolare, l’utilizzo dei potabilizzatori delle dighe dell’Alento e del Nocelleto ha permesso di immettere in rete acqua di buona qualità. A ciò si aggiungono gli interventi di sostituzione della rete finanziati con fondi del Pnrr, che hanno ridotto sensibilmente le perdite. Sul piano operativo, ha ricordato l’efficienza raggiunta nella gestione quotidiana: “Se c’è una perdita, viene riparata subito; i serbatoi sono costantemente controllati; ogni spreco viene azzerato”.
Il progetto
Tra gli investimenti in corso, Consac punta sulla digitalizzazione della rete idrica. È già stato completato un primo finanziamento da 12 milioni di euro, mentre sono in corso lavori per ulteriori 22 milioni. Un nuovo progetto da 46 milioni consentirà di controllare e gestire da remoto l’intera rete, intervenendo tempestivamente sulle perdite e migliorando il monitoraggio costante del servizio. Accanto agli interventi strutturali, il Presidente ha richiamato l’importanza di un corretto utilizzo della risorsa idrica: “L’acqua è sempre meno. Abbiamo preso coscienza che è un bene che può esaurirsi”.
Per questo, l’azienda intende intensificare le attività di sensibilizzazione nelle scuole, con iniziative volte a educare le nuove generazioni all’uso consapevole dell’acqua erogata dai rubinetti, costantemente controllata e monitorata.