Una delegazione proveniente da Sapri ha manifestato a Roma davanti al Ministero della Salute e successivamente al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per difendere il sistema sanitario pubblico della Campania, con particolare attenzione all’Ospedale di Sapri.
Presenti il Sindaco di Sapri Antonio Gentile, dal Consigliere Provinciale socialista e Vicesindaco di San Giovanni a Piro Pasquale Sorrentino, dai rappresentanti del comitato di lotta e comitato scientifico Luciano De Geronimo e Giuseppe Di Vita, da Fernando Di Luca di Comunità Mediterranee, da Mimmo Vrenna della CGIL.
Incontro con il Presidente Vincenzo De Luca
Durante il presidio al MEF, la delegazione ha avuto un lungo confronto con il Presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca. Il Governatore ha presentato un report dettagliato contenente dati, provvedimenti e riscontri oggettivi relativi all’uscita della Regione Campania dal piano di rientro sanitario. Tuttavia, secondo quanto riferito, il Ministero ha respinto le istanze senza fornire motivazioni concrete, generando frustrazione. «Ci siamo trovati contro un muro di gomma», ha dichiarato De Luca, evidenziando l’atteggiamento di chiusura da parte delle istituzioni centrali.
Punti nascita: ancora nessuna deroga
Uno dei temi centrali è stato la questione dei punti nascita. De Luca ha ribadito la richiesta formale di deroga pendente dal 2023, ma anche su questo fronte il Ministero ha risposto in modo evasivo, affermando: «Dobbiamo sentire prima il Comitato Nazionale Punti Nascita».
La delegazione ha definito questa posizione «totalmente inaccettabile, strumentale e dichiaratamente contro la risoluzione del problema», sottolineando come la burocrazia venga utilizzata per fini politici, a discapito della salute dei cittadini.
La Regione ricorrerà al TAR
Di fronte all’atteggiamento del Ministero, la Regione Campania ha annunciato l’intenzione di ricorrere in tutte le sedi opportune, a partire dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR).
La delegazione ha garantito pieno supporto ad adiuvandum, come già preannunciato al Presidente De Luca, rafforzando il fronte istituzionale e civile a difesa della sanità pubblica.
La mobilitazione continua
La battaglia per la tutela dell’Ospedale di Sapri e dell’intero sistema sanitario regionale non si ferma. La delegazione ha denunciato l’utilizzo strumentale dei tavoli tecnici da parte del Governo, accusato di «soffiare sul fuoco e sulla pelle dei cittadini», venendo meno agli impegni finora sostenuti.
Dal sud della provincia, il messaggio è chiaro: la mobilitazione continuerà, con l’obiettivo di garantire il diritto alla salute e contrastare ogni forma di disuguaglianza territoriale.