Nella giornata di ieri, l’attenzione si è concentrata sull’ennesima aggressione avvenuta in pieno giorno nelle zone centrali di Salerno. Una donna, addetta alle pulizie in una ditta del centro, nelle vicinanze di via Roma, sarebbe stata vittima del figlio, presumibilmente per motivi economici, intorno alle 10:30. L’uomo, tossicodipendente, avrebbe aggredito la madre con un coltello, colpendola al braccio, a seguito di un suo rifiuto a un’ennesima richiesta di denaro. La segnalazione ha prontamente allertato la polizia, intervenuta con una volante che ha fermato l’aggressore. La donna è stata soccorsa e trasportata in ospedale.
Indagini in corso
Sono inoltre in corso accertamenti da parte della questura su un uomo, di nazionalità straniera, che nel pomeriggio di martedì ha aggredito una donna in piazzetta Monsignor Bolognini. L’episodio ha suscitato allarme e indignazione, diffondendosi rapidamente anche sui social media attraverso un video divenuto virale. A questi fatti si aggiunge l’aggressione notturna tra martedì e mercoledì ai danni di un cittadino tunisino, picchiato da un gruppo di giovani e successivamente trasportato in ospedale.
L’impegno delle forze dell’ordine si estende a tutto il territorio urbano. Sempre nel pomeriggio di martedì, gli agenti delle volanti della polizia hanno fermato un uomo che solo mezz’ora prima aveva rubato uno scooter nella zona orientale a Pastena. L’identificazione è avvenuta rapidamente grazie alla segnalazione del proprietario, e il ladro è stato condotto in caserma in stato di fermo. Il proprietario del mezzo ha espresso il proprio plauso e ringraziamento ai poliziotti per la celerità dell’intervento. Anche i carabinieri continuano la loro attività, avendo arrestato un giovane per rapina aggravata: l’uomo aveva minacciato due minorenni con una siringa al parco del Mercatello per farsi consegnare i cellulari. Nonostante gli sforzi, la percezione di sicurezza tra i cittadini continua a vacillare a causa di numerosi episodi che includono furti, aggressioni, rapine e l’uso improprio di armi bianche.
I dati e la collaborazione con la cittadinanza
Il questore Giancarlo Conticchio è intervenuto per fornire rassicurazioni sul lavoro svolto dalle forze dell’ordine, ribadendo quanto stabilito durante la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza, alla presenza del prefetto Esposito. La preoccupazione dei cittadini è in parte legata alla presenza di extracomunitari che, in alcuni casi, si rendono protagonisti di atti violenti e molesti. Nei primi sei mesi del 2025, 23 di essi sono stati riaccompagnati nei paesi d’origine, 99 sono stati raggiunti dall’ordine di espulsione e 24 accompagnati ai CPR. Si tratta di soggetti con precedenti penali, principalmente per reati contro il patrimonio. Il questore Conticchio ha sottolineato che questi numeri «servono proprio a confermare la grande attenzione delle forze dell’ordine sulle presenze a rischio nel nostro territorio provinciale dove l’arma più potente resta la collaborazione dei cittadini».
A proposito di segnalazioni e cooperazione, dai comitati di quartiere, che avevano accolto favorevolmente la proposta del controllo di vicinato, arrivano alcune precisazioni. Teresa Rinaldi, presidente dell’associazione Amici dei Quartieri, ha dichiarato: «Sta passando il messaggio che i cittadini devono quasi sostituirsi alle forze dell’ordine, mentre in realtà si tratta solo di una collaborazione per mantenere alta l’attenzione all’interno dei quartieri. Dall’associazione Amici dei Quartieri insieme a quella Viviamo il quartiere presieduta da Ermanno Minoliti, in piccola parte lo stiamo già facendo. Ne consegue che firmare il protocollo d’intesa significherebbe solo autorizzare il controllo del vicinato, attraverso l’apposizione di cartelli che potrebbero così fungere da deterrente. Abbiamo parlato anche con il prefetto proponendo l’installazione di videosorveglianza utilizzando la rete wifi che i cittadini avrebbero messo a disposizione».
Il grido d’allarme della CISL FP e le richieste per la polizia municipale
La Rappresentanza Aziendale della CISL FP ha espresso forte preoccupazione per l’incolumità dei lavoratori a seguito dei recenti episodi di violenza. L’organizzazione sindacale ha evidenziato che «quello che è successo è un segnale a dir poco inquietante, tre episodi di violenza in pieno giorno e nel centro cittadino! Un segnale che non va sottovalutato ma che merita la dovuta attenzione, Salerno è ancora una città sicura e tale deve rimanere, ma non bisogna mettere la testa sotto la sabbia, bisogna intervenire subito prima che sia troppo tardi, affinché tali eventi non si ripetano facendo abbassare la percezione di sicurezza in città: vogliamo iniziare a percorrere le strade cittadine coi finestrini chiusi e le portiere bloccate? Vogliamo che in futuro i turisti riconsiderino la scelta di visitare la nostra città?».
La CISL FP ha inoltre ricordato di aver richiesto più volte, negli anni, di dotare la Polizia Municipale di taser e spray urticante, e di aver sollevato il problema con comunicati stampa e note sindacali per sensibilizzare le autorità e denunciare la complessità dell’operato della Polizia Municipale, spesso sottovalutata rispetto ad altri corpi di sicurezza ma fondamentale come primo presidio sul territorio. Nonostante le richieste di maggiori investimenti, la CISL FP constata «una emarginazione sindacale che è pari solo alla inadeguata assenza di politiche integrate di sicurezza urbana e di inidonee tutele sulla sicurezza proporzionate alla complessità delle mansioni richieste ai lavoratori della Polizia Municipale».
Le problematiche relative alla sicurezza degli agenti persistono, portando la CISL FP a chiedere nuovamente: «Come si fa a garantire la sicurezza dei cittadini quando i primi a non sentirsi sicuri sono gli agenti stessi?». Per tali ragioni, è stata avanzata una richiesta formale per dotare il personale della Polizia Municipale di taser e per una tempestiva convocazione di un tavolo di confronto istituzionale monotematico. L’obiettivo è assicurare risposte di sicurezza alla cittadinanza che siano conformi sia alle norme contrattuali che alla massima tutela degli agenti su strada, i quali «non possono e non debbono essere le vittime sacrificali del durevole momento di difficoltà economica né dell’irresolutezza di chi dovrebbe garantire al Corpo di Polizia Municipale un adeguata dotazione organica ed un adatto armamento per operare in sicurezza».