Con l’arrivo della stagione estiva, si apre ufficialmente anche il periodo della nidificazione della caretta caretta, la tartaruga marina simbolo del Mediterraneo. Da lunedì, squadre di volontari sono operative lungo i litorali campani per monitorare la costa e individuare eventuali segni di nidificazione.
I primi nidi
La stagione si è aperta con anticipo nel Cilento, dove sono già stati individuati i primi due nidi dell’anno, localizzati ad Ascea e Montecorice. Un risultato che conferma il ruolo di primo piano di questo tratto di costa nella riproduzione della Caretta caretta. Il Cilento, infatti, si era già distinto lo scorso anno per il numero record di nidi censiti, consolidando la propria rilevanza ecologica nel bacino tirrenico.
Il monitoraggio viene effettuato quotidianamente all’alba, quando è più facile individuare le tracce lasciate sulla sabbia dalle tartarughe durante la deposizione delle uova. Una volta rinvenuti, i nidi vengono immediatamente segnalati alla Stazione Zoologica Anton Dohrn.
Gli esperti
Gli esperti procedono poi alla messa in sicurezza dell’area, attuando tutte le misure necessarie per proteggere le uova fino alla schiusa, prevista circa due mesi dopo la deposizione. Roberta Teti, referente per le attività di tutela, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni, volontari e cittadini.
“Segnalare tempestivamente la presenza di tracce o nidi è fondamentale per garantire il successo della nidificazione”, ha spiegato. Rivolgendosi a turisti e operatori balneari, Teti ha ricordato alcune regole essenziali.