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La Fondazione Vassallo alla Conferenza Mondiale sugli Oceani, promossa dall’Onu

“Attraverso la Legge Salva Mare rivive la missione di Angelo Vassallo: proteggere l’ambiente e difendere il mare e la vita del Pianeta"

A cura di Ernesto Rocco Pubblicato il 19 Maggio 2022
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“Abbiamo ricevuto l’invito ufficiale per partecipare alla Conferenza Mondiale sugli Oceani delle Nazioni Unite del 2022, che si svolgerà dal 27 giugno al 1 luglio presso l’Altice Arena, Parque das Nações, Rossio dos Olivais, Lote a, Lisbona, in Portogallo”. Ad annunciarlo è il Presidente della Fondazione Angelo Vassallo, Dario Vassallo.

«Dovevamo partecipare con il nostro progetto “Pulizia dei Fondali Marini”, adesso parteciperemo per la legge “Salva Mare” dedicata alla memoria di Angelo Vassallo Sindaco pescatore, invogliando i paesi, nostri vicini, affinché diventi la legge “Salva Mare del Mediterraneo“. È per noi motivo di grande orgoglio – sottolinea Vassallo – Salvare gli oceani significa proteggere il futuro e il clima del pianeta terra. È emozionante pensare che il nome di Angelo Vassallo risuonerà in una conferenza internazionale, in cui i grandi leader mondiali si confronteranno sulle azioni da implementare per raggiungere i ‘goals’ obiettivo di sostenibilità. Angelo si è battuto per l’ambiente e per difendere la sua terra: è stato un precursore ed oggi le sue idee rivelano la loro efficacia di visione».

Ogni settimana ciascuno di noi ingerisce microplastiche per un quantitativo che ammonta a circa 5 grammi, l’equivalente di una tessera di abbonamenti per i mezzi pubblici, con conseguenze sulla salute tutt’altro che benefiche. In Italia ogni anno 500mila tonnellate di plastiche varie non vengono raccolte e di queste, la parte che arriva al mare, viene trasportata dalle correnti oceaniche fino a formare veri e propri atolli, le cosiddette isole galleggianti di rifiuti (se contano circa 6 nel mondo, accumuli di spazzatura composti da plastica, metalli leggeri e residui organici in degradazione), con danni enormi sugli ecosistemi marini e un impatto negativo fortissimo sull’habitat.

Un deterioramento che genera microplastiche, con effetti devastanti in termini di inquinamento, oltre ai danni rispetto alla sopravvivenza della fauna marina, di tartarughe e cetacei, oltre al rischio di penetrazione nella catena alimentare umana.

«La Legge SalvaMare, approvata nelle scorse settimane, ha un valore enorme perchè riconosce la centralità del ruolo dei pescatori nella pulizia delle nostre acque marine – prosegue Vassallo – Contrariamente a quanto accade oggi, i pescatori potranno trasportare rifiuti a terra senza incorrere in sanzioni e forme di penalizzazione.  Ribadiamo il nostro impegno a portare avanti un bel progetto volto a tutelare i nostri mari: incentivare i pescherecci a mantenere pulite le nostre acque e le nostre coste, riportando a terra i rifiuti recuperati durante la pesca. Un bel progetto in memoria di Angelo Vassallo. Una proposta semplice e di buon senso, che unisce la tutela dell’ambiente alla cultura della legalità. Chi raccoglierà i rifiuti abbandonati in mare non commetterà più reato, ma potrà riportarli in porto affinchè vengano immessi nel circuito virtuoso di riciclo e riuso, depositandole gratuitamente nelle isole ecologiche appositamente approntate dalle Autorità portuali.  Questo si potrà fare anche lungo i fiumi, nelle lagune e nei laghi. Sarà sempre l’autorità di gestione dello specchio o corso d’acqua a prenderli in carico gratuitamente».

 «Ogni anno nel Mediterraneo vengono immesse migliaia di tonnellate di rifiuti, troppe per passare inosservate. La plastica danneggia l’ambiente marino fino ad alterare la piramide alimentare. Questo progetto è il sogno di Angelo.  È stato ammazzato per il suo desiderio di tutela del mare e dell’ambiente. Oggi noi portiamo avanti la sua missione, con dignità e orgoglio, fedeli al nostro atavico spirito di pescatori. Oggi ci vuole coraggio, come diceva Libero Grassi. Noi rimaniamo pescatori, andiamo al di là dove il mare si congiunge con il cielo. Adesso il nostro compito sarà quello di lavorare affinché questa legge diventi legge per tutti i paesi bagnati dal Mediterraneo” – conclude Vassallo -.

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