Attualità

Ettore Majorana in fuga “aiutato” dai servizi segreti fascisti già nel Cilento

Rivelazione choc di Stefano Roncoroni, il pronipote, raffredda lo stillicidio di rivelazioni sulla fuga dello scienziato nel 1938

Comunicato Stampa

26 Aprile 2022

Ettore Majorana

“Majorana decise di scomparire per motivi personali. Questo però fece comprendere in alto il valore del personaggio. Di fronte alla decisione di non ritornare, comunicata ad alcuni stretti parenti, in un colloquio durante un incontro a Perdifumo, in ambienti degli allora servizi segreti, maturò la decisione di aiutarlo nella sua sparizione. Gli avvistamenti qua e là in Sudamerica puzzano di falso”.

Stefano Roncoroni, pronipote del celebre fisico, reso noto da Leonardo Sciascia, e da tanti film e libri, dice di essere ad un passo da poter dimostrare questa sua convinzione “solo si riuscisse ad abbattere le ultime pareti omertose”- Quali? “Livelli altissimi. Magari con niente di scritto”.

Quattro anni fa fece un sopralluogo a Perdifumo. Ad accompagnarlo chi scrive e Giovanni Farzati, insieme riparlammo con chi aveva ricevuto confidenze dagli anziani. Un colloquio lungo con il magistrato Bartolomeo Farzati, Memè per gli amici, il figlio di chi aveva assistito alle ricerche nel 1938. Il dottor Farzati è scomparso da poche settimane. Qui Roncoroni motiva la sua convinzione che come noi dopo 80 anni, quel suo parente fu trovato anche allora. E non volle far ritorno a casa. C’è chi rispettò la sua decisione, e chi non volle correre il rischio di vederlo al servizio di qualche potenza straniera. Centinaia d’inchieste, tavole rotonde, trasmissioni televisive, pubblicazioni, saggi, docufilm e opere liriche, ma la scomparsa di Ettore Majorana resta ancora oggi un mistero.

Non per tutti, però, ad esempio non lo è quasi più per Stefano Roncoroni, pronipote del fisico, che dagli anni Sessanta ha cominciato a indagare su questo giallo, scoprendo dettagli importanti che l’hanno indotto ad affermare la sua verità, in altre parole che il mistero di Majorana sia oramai quasi risolto. Anche se dal giorno della scomparsa del fisico siciliano, avvenuta a Napoli il 27 marzo 1938, restano ancora aperti un numero considerevole d’interrogativi, in un’intervista ad Avvenire, il 77enne autore e regista televisivo parla del più grande giallo del Novecento, commentando di come la vicenda “sarebbe a un passo dalla soluzione, se solo si riuscisse ad abbattere le ultime pareti omertose”. Nel suo saggio “Ettore Majorana lo scomparso e la decisione irrevocabile”, Roncoroni spiega il suo punto di vista, in altre parole quello secondo cui Majorana avesse sì deciso di sparire e di non fare più ritorno in società, ma non per ragioni politiche o di spionaggio internazionale. Molto semplicemente, le ragioni della sua decisione di scomparire sono solo di carattere personale. Qualcuno però, molto in alto, non volle correre rischi. E in qualche maniera accelerò il proposito suicidario.

«NESSUNO SCENARIO FANTAPOLITICO»
«Non c’erano ancora le condizioni per collegare la sua scomparsa a questioni di ipotetiche “conoscenze atomiche», spiega ad Avvenire. Majorana, che era un genio assoluto, era secondo Roncoroni affetto dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo, nota anche come disturbo pervasivo dello sviluppo. Questa malattia fu una delle ragioni che lo spinsero ad andarsene. Nel periodo in cui Majorana si rese introvabile, le future nazioni belligeranti, Stati Uniti tra i primi, avevano cominciato una massiccia e selettiva cooptazione dei migliori scienziati atomici. Certamente qualcuno dei suoi vecchi compagni, secondo il pronipote, avrà chiamato Majorana, ma lui rimase fermo sulla sua decisione irrevocabile di non tornare mai più indietro. Secondo il 77enne, non solo Majorana non avrebbe viaggiato oltreoceano per raggiungere Fermi, ma non avrebbe mai lasciato nemmeno l’Italia, non sarebbe mai andato da nessuna parte, dove fu protagonista di un’ipotetica seconda vita. Insomma, secondo Roncoroni, la scomparsa di Majorana non è legata a strane ragioni di fantapolitica, ma solo a questioni di carattere personale.

«LA MORTE DA PARTE DEL FUOCO AMICO»
Sono le cause della sua morte, invece, che vanno ricercate al di fuori della sua sfera privata. «Forse è tempo che s’indaghi la pista del “fuoco amico” piuttosto che appassionarsi a seducenti scenari di fantapolitica…» commenta Roncoroni ad Avvenire. Stando alla meticolosa ricostruzione, dopo la scomparsa, Majorana lasciò Napoli e si imbarcò per Palermo, per fare poi ritorno a Napoli, dove approfittò dell’ospitalità del professor Antonio Carelli e della sua casa cilentana a Perdifumo (Salerno). Qui, per un mese soggiornarono anche i fratelli di Ettore, Luciano e Salvatore, che fecero di tutto per convincerlo a tornare a casa senza riuscirci. Fu la polizia fascista secondo Roncoroni a ritrovarlo. «Non poteva non averlo ritrovato. Chiuse semplicemente un occhio dinanzi a quella famiglia influente, che si poteva permettere una ricompensa di trentamila lire a chiunque avesse ritrovato Ettore, e archiviò il caso in fretta e furia». Lo scienziato, il genio immaturo come si autodefinì a ventun anni lo stesso Majorana, doveva essere rintracciato a ogni costo per volere di Benito Mussolini in persona e alla fine, secondo Roncoroni, così fu. E successe prima del settembre del 1939. Oreste Mottola

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

La Zipline di Laurino: un’opportunità per il territorio, ma mancano gestori

Un'opera straordinaria, ma che da diversi anni è inutilizzata nonostante, nel corso del tempo, ha pubblicato numerosi bandi di gara per affidarne la gestione a privati

Tutto pronto per l’inaugurazione della nuova strada Camerota-Lentiscosa: potenziato il collegamento territoriale

Inaugurazione mercoledì 14 maggio 2025 della nuova strada Camerota-Lentiscosa

Ascea si riunisce il capitolo provinciale dei francescani dopo l’elezione di Papa Leone XIV

Mons. Calvosa ha voluto condividere con l’assemblea un ricordo personale legato al nuovo Papa, conosciuto – ha detto – nei primi tempi del suo ministero episcopale

Chiara Esposito

09/05/2025

Lutto cittadino a San Rufo per la morte del giovane Angelo

Lutto cittadino in occasione dei funerali previsti per domani presso il Santuario della Madonna della Tempa

Le Azalee AIRC tornano per la Festa della Mamma: ecco dove trovarle nel Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Per la Festa della Mamma, scegli di regalare un'Azalea della Ricerca: un gesto d'amore che fa fiorire la speranza per migliaia di donne

Angela Bonora

09/05/2025

Agropoli, scambio internazionale per gli studenti della Rossi Vairo: cinque studenti in visita dalla Turchia

Il gruppo di studenti ha preso parte alle lezioni in classe, laboratori, corsi musicali, giornata di trekking

Comunità Montana Vallo di Diano porta i grani antichi all’Università di Salerno

Ieri si tenuto il convegno “La coltivazione dei cereali – riflessioni e sfide per il futuro dei territori"

Provincia di Salerno, calano iscritti a scuola. Minella: “Quest’anno perse 160 classi”

Le scuole dell'infanzia e primaria registreranno un calo complessivo di 1.271 alunni

Vallo della Lucania, il M5S lancia la mobilitazione per il referendum sul lavoro: “Dignità e diritti al centro”

Una mobilitazione che parte dalle piazze per arrivare alle urne, nella convinzione che il cambiamento passi anche e soprattutto dal basso

Chiara Esposito

09/05/2025

L’Arcivescovo Bellandi commenta l’elezione di Papa Leone XIV: “Unità della Chiesa e sorpresa di Dio”

Monsignor Bellandi descrive il nuovo Pontefice come «un uomo di profonda fede, una persona di grande umanità e semplicità»

Strutture extralberghiere: a Perito al via un corso di formazione

Un corso in più moduli su avvio e gestione delle strutture. Inizio delle attività il prossimo 3 giugno

Vallo della Lucania: una giornata di microchippatura gratuita per i cani padronali

Il "Microchipday" è previsto per mercoledì 14 maggio dalle ore 16.00 alle ore 19.00 in piazza Vittorio Emanuele

Antonio Pagano

09/05/2025

Torna alla home