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Frodi e camorra nel salernitano: sequestri per 80 milioni al gruppo Adiletta

Sequestrati autoarticolati, rimorchi e beni immobili

A cura di Comunicato Stampa Pubblicato il 1 Aprile 2022
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SALERNO. Nel quadro della strategia di contrasto all’accumulazione dei patrimoni illeciti intrapresa dalla Direzione Distrettuale di Salerno, nella mattinata odierna, ufficiali di Polizia Giudiziaria del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e della Squadra mobile di Salerno, hanno dato formale pubblicità mediante trascrizione nei pubblici registri ad ulteriori beni oggetto della misura di prevenzione patrimoniale già disposta il 10 febbraio scorso dal Tribunale di Salerno – Sezione Misure di Prevenzione, ed eseguita il successivo 23 febbraio, nei confronti di un imprenditore dell’agro nocerino-sarnese attivo da circa 25 anni nel settore dei trasporti e della logistica con l’azienda Adiletta.

Gli approfondimenti investigativi di natura patrimoniale effettuati successivamente all’esecuzione della misura patrimoniale hanno infatti consentito di individuare che una delle società, già sottoposta a sequestro, era proprietaria di ulteriori 800 mezzi d’opera tra autoarticolati e rimorchi nonché di 20 immobili per un valore complessivo di oltre 80 milioni di euro.

L’originario provvedimento di prevenzione ablatorio, emesso all’esito di una complessa ed articolata attività d’indagine, aveva riguardato il complesso dei beni del citato imprenditore, per un valore di oltre 200 milioni di euro, ritenuti provento di una pluralità di reati fiscali, consumati, per circa 25 anni, grazie al concorso di familiari e terzi compiacenti e mediante il ricorso a innumerevoli condotte illecite quali la fraudolenta sottrazione al pagamento delle imposte, l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, l’appropriazione indebita, la bancarotta fraudolenta e l’intestazione fittizia di beni a terzi prestanome.

Secondo quanto ritenuto, allo stato, dalla Sezione Misure di Prevenzione, le indagini, avviate nel 2016 a carico di esponenti del clan di camorra denominato ‘Serino’, hanno evidenziato la spiccata pericolosità sociale del proposto, individuato quale perno di un complesso sistema economico finanziario di natura criminale basato su un meccanismo seriale, fraudolento ed articolato finalizzato alla pedissequa distrazione ed evasione fiscale di enormi somme di denaro. Tali condotte, nel corso degli anni, avrebbero consentito all’imprenditore di arricchirsi oltremodo attraverso un enorme risparmio di spesa ottenuto mediante l’omesso pagamento di debiti erariali.

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