Luci spente e smart working: la scelta di Caggiano

Filippo Di Pasquale
Caggiano - @tesoridelvallo

L’emergenaza legata al caro energia si fa sempre più sentire, interessando non soltanto le famiglie ma anche le imprese e gli enti pubblici. Pure i comuni, quindi, vivono momenti di difficoltà, soprattutto i più piccoli che già versano in condizioni non semplici sotto il profilo economico. Ecco allora che aumenta il numero di amministrazioni che hanno scelto di risparmiare, limitando talvolta i servizi ma assicurandosi spese minori.

Caggiano punta sul risparmio

Dopo Prignano Cilento e Altavilla Silentina, anche Caggiano spegne la pubblica illuminazione. “L’attuale incerto scenario internazionale dovuto al perdurare del conflitto tra Russia e Ucraina, oltre all’emergenza umanitaria che ha colpito la popolazione ucraina inerme, ha inoltre scatenato una grave crisi dei rapporti e interscambi commerciali tra la Russia e i Paesi della Comunità europea, in particolare di gas. Questa situazione sta provocando enormi difficoltà per l’approvvigionamento energetico, osservano da palazzo di città“, osservano dall’Ente.

Le scelte

Ciò ha determinato un l’aumento dei costi che influisce negativamente sul bilancio comunale. Di qui la scelta di procedere allo spegnimento di tutti i punti luce non ritenuti essenziali. Al contempo si installeranno dei timer sugli impianti per consentire lo spegnimento a partire dalle 24 di tutti i punti luce che illuminano monumenti ed edifici storici.

Si punterà inoltre sui led sia per l’illuminazione pubblica che dei fabbricati comunali. Si ridurranno i consumi di energia e riscaldamento presso il municipio e infine si attiverà lo smart working laddove possibile.

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