Parco Archeologico di Velia, l’annuncio del Mibact: forte impegno per la promozione del sito archeologico

Sergio Pinto

Ministero risponde ad interpellanza del deputato Simone Valiante

Un impegno forte, una promessa per lo sviluppo del sito di Elea Velia. E’ quella che ha fatto il sottosegretario ai Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni, dopo l’interpellanza urgente proposta dal deputato Pd Simone Valiante e sollecitata nelle scorse settimane dall’associazione Genius Loci.

A far rimbalzare l’attenzione su Velia era stato l’incendio che tra il 18 e il 19 giugno ha interessato la zona occidentale e meridionale della città antica che aveva rischiato di danneggiare il patrimonio della culla della filosofia della Magna Graecia.

Borletti Buitoni ha sottolineato l’importanza della prevenzione per evitare che riaccadano episodi simili, ma anche la necessità di nuovi investimenti.

“Considerata la situazione complessiva è stato disposto un finanziamento per 9 milioni di euro a valere sul Pon cultura e sviluppo 2014-2020 per il progetto ‘Velia città della acque’ per una serie di interventi finalizzati alla salvaguardia ma anche alla valorizzazione dell’area archeologica – ha ricordato la sottosegretaria – per restituire al visitatore la completa fruizione del parco anche in orari serali, eliminando anche le problematiche della conservazione del sito, migliorando la sostenibilità, la godibilità e la vivibilità anche per i visitatori diversamente abili e potenziando l’offerta culturale. Il primo stralcio del progetto per il quale sono in corso le gare di Invitalia prevedano un intervento di pianificazione del verde all’interno del parco, il ripristino della segnalistica e delle aree di sosta. Per quanto riguarda la riqualificazione del viadotto ferroviario, la soprintendenza ha chiesto interventi manutentivi sulle campate del viadotto ferroviario e ha proposto l’elaborazione di un progetto condiviso anche con la soprintendenza competente per la zona trasformando il viadotto da detrattore ambientale a elemento integrato al sito antico. Rfi ha provveduto con celerità agli interventi manutentivi e con una nota dell’ad ha dimostrato disponibilità all’elaborazione di una progettualità condivisa sull’area. Al momento il progetto è in corso di prima stesura. Tale intervento finalizzato a rendere visibile l’area di ingresso al parco con rifacimento segnaletica esterna”.

Il sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni, poi, ha risposto anche sulla situazione degli altri siti archeologici del comprensorio ed in particolare di quello della Civitella, di Roccagloriosa e Sapri che, benché di proprietà comunale, hanno trovato sempre nel Ministero piena collaborazione. “La Legge regionale di tutela – ricorda Borletti Buitoni – mira alla ricostruzione di una zona paesistico-ambientale intorno all’antica città di Velia, zona in cui è fatto divieto, fino alla realizzazione del piano particolareggiato di riqualificazione, di apportare qualsiasi modifica all’assetto del territorio. Il piano doveva essere redatto dai comuni di Ascea, Castel Velino e le soprintendenze entro 12 mesi dalla pubblicazione della legge. Decorso inutilmente tale termine la regione Campania avrebbe dovuto nominare un commissario ad acta, cosa che poi non è avvenuta”. “Rammento infine che l’area archeologica di Velia, unitamente a Paestum e alla Certosa di Padula sono parte di un più esteso sito denominato parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano iscritto nel patrimonio Unesco dal 1998. Anche in questa prospettiva – conclude – ribadisco il forte impegno del Mibact per la tutela e la valorizzazione del sito anche nella prospettiva della crescita del complesso contesto socio culturale del territorio interessato”, ha concluso la sottosegretaria.

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