Interpellanza urgente per Velia. Valiante: necessario valorizzare il Parco Archeologico

Redazione Infocilento

Appello al Ministro Dario Franceschini

Il Parlamento Italiano torna ad occuparsi di Velia e lo fa in seguito ad una interrogazione presentata dal deputato Pd Simone Valiante. Quest’ultimo ha fatto riferimento all’incendio che “nelle date del 18 e del 19 giugno è divampato un incendio nel Parco archeologico di Elea-Velia colpendo un luogo di natura e cultura che appartiene alla comunità locale e all’intera Umanità essendo patrimonio dall’Unesco”.

“Elea (Velia) – ricorda Valiante – è stato un grande polo culturale dell’antichità, la scuola eleatica fu molto importante nella storia della filosofia e i suoi principali esponenti furono Parmenide, Zenone e Melisso di Samo. Ad Elea soggiornarono anche i filosofi Senofane e Leucippo. Fino almeno al 62 d.C. operò una fiorente scuola medica e di Velia furono i due grammatici Stazio (padre del più noto poeta latino) e Palamede (II sec. d.C.). L’incendio ha colpito il centro del sito, ha richiesto l’intervento di un elicottero della Forestale e, soprattutto, non si è trattato di un caso isolato”.
Sulla vicenda il parlamentare cilentano ritiene sia “doveroso che si accertino le responsabilità, non solo degli autori del rogo ma anche di chi ha il compito di creare a Elea-Velia un’area protetta”. “Nella zona si sono sviluppati incendi periodici, l’ultimo a settembre 2016, con il fuoco che ha divorato completamente la punta del promontorio raggiungendo sia l’insediamento medievale che quello antico, colpendo non solo la macchia mediterranea ma anche ulivi secolari – ricorda Valiante – Elea-Velia è un sito che vede di anno in anno, di rogo in rogo, compromesso il suo equilibrio e la sua unicità di eccezionale valore; Velia richiederebbe – così come specificato dall’Unesco – una conservazione dell’ambiente considerato nella sua interezza e ciò non avviene, trascurando cura e progettazione del paesaggio, nonché l’aspetto naturalistico ed archeologico restano scarsamente valorizzati e promossi”.

In tal senso il deputato Dem ricorda anche altre criticità di Velia: “il sito è relegato dietro al ponte della ferrovia, totalmente scollegato dal contesto, irraggiungibile stazione ferroviaria e con una segnaletica pessima; all’interno del sito le zone di sosta sono costituite da panchine di legno divelte; il sito internet istituzionale della Soprintendenza durante i giorni di chiusura totale non ha indicato che il parco archeologico era temporaneamente chiuso. Per di più se si prova a cliccare sulla sezione “ulteriori informazioni” ci si ritrova su un sito che vende abbigliamento”.

“Lo sforzo solitario del Comune di Ascea Velia e dei pochi operatori della Soprintendenza che operano nel sito non è sufficiente ed il parco archeologico di Velia non interagisce con i siti archeologici della Civitella, di Roccagloriosa, di Sacco a Sapri – prosegue – il sito archeologico aspetta da dodici anni che venga applicata una Legge che gli è stata dedicata”. Di qui la richiesta al Ministro Franceschini di mettere in essere “iniziative normative necessarie all’adozione di politiche culturali comuni, così come attuate a Pompei intese non solo come organizzazione di eventi ma come strumento di formazione del contesto sociale capace di produrre percorsi virtuosi di crescita individuale e collettiva anche da un punto di vista economico”, ed al contempo di “avviare ogni idonea iniziativa finalizzata a realizzare un Museo Eleatico ove esporre i tanti reperti archeologici che ora sono depositati in precarie condizioni, creando così una vera occasione per il rilancio e la valorizzazione di un sito archeologico unico al mondo”.

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