Strada del Mingardo: le polemiche “fermano la dinamite”

Stop da parte del Parco che ha firmato un'ordinanza per bloccare le opere

Maria Emilia Cobucci
Strada del Mingardo

Le operazioni di brillamento lungo la Strada del Mingardo, a Marina di Camerota, sono state sospese. Questa mattina era previsto l’ultimo atto delle attività che avrebbero dovuto completare la messa in sicurezza del costone roccioso che ha imposto la chiusura della Sp562, tra Cala Finocchiaro e la spiaggia la Vela.

Lo stop del Parco

A decretare la sospensione dell’attività il Parco del Cilento, Diano e Alburni con un’ordinanza firmata dal direttore Romano Gregorio. L’Ente ha chiesto al Comune di Camerota di acquisire i nulla osta necessari prima di riprendere i lavori. L’Ente Parco ritiene che l’assenza di pareri degli Enti preposti alla tutela dei vincoli cui l’area è sottoposta possa compromettere irreversibilmente il contesto ambientale in questione.

L’importanza della zona interessata

L’area interessata dal brillamento è di primaria importanza naturalistica e si trova in un sito di rilievo comunitario. Marcello Feola, Commissario dell’Ente Parco, ha sottolineato che l’area è di particolare pregio e che la pubblica incolumità poteva essere garantita anche attraverso la chiusura della strada e l’acquisizione di tutte le autorizzazioni necessarie per definire un intervento che potesse salvaguardare al meglio i beni del paesaggio e i beni ambientali.

Le posizioni dei politici e delle organizzazioni a tutela del territorio

Le azioni intraprese dal Comune di Camerota hanno suscitato la condanna di diverse associazioni, da Italia Nostra a Legambiente. Non sono mancate polemiche politiche con il deputato di “Alleanza Verdi e Sinistra”, Franco Mari, che ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente.

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