Eboli: “È il momento delle scelte coraggiose! C’è bisogno di un metodo per amministrare”

La parola al consigliere comunale di maggioranza Vito Maratea che richiama colleghi di consiglio e di Giunta

Silvana Scocozza
Vito Maratea

In questi mesi il dibattito politico interno all’amministrazione comunale, legittimamente, si è concentrato sul riequilibrio della Giunta”, dice Vito Maratea fedelissimo del Sindaco di Eboli Mario Conte ed esponente di spicco delle periferie.

Come consigliere comunale, che sostiene fermamente la maggioranza, ho cercato di riportare la discussione sulle tematiche, certo e consapevole che l’unica cosa che interessi gli ebolitani è la risoluzione dei problemi e la programmazione del futuro della nostra Città”.

Trovare la sintesi su argomenti e tematiche

Il consigliere Maratea del gruppo “Uniti per il territorio” lancia un appello ai colleghi e non le manda a dire.

“È arrivato il momento di trovare una sintesi su argomenti e tematiche. Non si può più rimandare. Il lavoro svolto in questi 17 mesi di amministrazione è stato determinante: dalla manutenzione dell’intera Città, alla programmazione di grandi opere pubbliche che ne prossimi mesi partiranno; dalla costituzione di organismi importanti come l’Azienda Speciale, il SAD e il distretto del commercio, al decoro urbano del centro e della Periferia.

In particolare, con i Consiglieri Cosimo Massa e Sara Costantino siamo costantemente a lavoro proprio per ridare dignità alle zone periferiche, spesso dimenticate dalle passate amministrazioni. Tutto questo è stato fatto nonostante il bilancio in riequilibrio e la carenza di personale”.

Il lavoro che si deve compiere

Nelle prossime settimane dovremo affrontare altri grandi nodi che questa città si trascina da tempo – dichiara Maratea – Va, infatti, riaperta velocemente la discussione sul Masterplan, in quanto il progetto definitivo, oltre alla riqualificazione dell’ex tabacchificio di Fiocche, non presenta alcun progetto emblematico per la fascia litorale. Dunque si perde l’obbiettivo e l’opportunità di riqualificare una zona degradata”.

La riorganizzazione della macchina organizzativa


Va aperta in maniera seria e responsabile una discussione sulla riorganizzazione della macchina amministrativa, un argomento tanto delicato quanto importante. Ci sono settori che vanno completamente riorganizzati se vogliamo un vero cambio di passo e con una azione politica e amministrativa più veloce ed efficace. Va avviata velocemente una discussione sul Piano di utilizzo delle aree demaniali e sul PAF, per definire le sorti della nostra Fascia Costiera, avviando seriamente e concretamente un tavolo di confronto con l’ente riserva Foce Sele- Tanagro affinché il nostro litorale smetta di essere una foresta, per diventare ciò che è nelle sue potenzialità: un parco naturalistico in grado di attirare turisti”.

E poi la “gestione di alcuni impianti sportivi che versano in pessimo stato e la discussione sul PUC, confrontandoci Cittadini, Imprenditori e associazioni di categoria. Va aperta una seria riflessione sulla viabilità, in modo particolare sulla statale 18”.

Maratea chiede di aprire la discussione con tutte le forze politiche

Per queste ragioni, dobbiamo aprire una discussione con tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale e nella Città per trovare soluzioni ai temi che interessano la cittadinanza: l’ospedale di Eboli e la bretella Eboli-Agropoli che riguarda l’intera Valle del Sele”.

L’affondo politico

È arrivato il momento delle scelte coraggiose. È giunto il momento di mettere da parte gelosie, tentativi di seminare zizzania. Dobbiamo lavorare insieme, premendo l’acceleratore. Va dunque ristabilito un metodo di condivisione, di concertazione, di coinvolgimento che tenga conto del leitmotiv che ha accompagnato la campagna elettorale, ma dimenticato in questi mesi: competenza, passione e meritocrazia.

Con competenza, passione e merito, molti di noi hanno proposto soluzioni ai tanti problemi sollevati dai cittadini eppure, in questi mesi e in modo particolare negli ultimissimi mesi, ogni competenza, ogni passione e ogni merito è stato costantemente mortificato, isolato, calpestato e minato da un metodo di fare politica che sente, ma non ascolta, che guarda ma non vede e che lacera silenziosamente la volontà anche dei più appassionati. C’è bisogno di un metodo per amministrare. C’è bisogno di trovare una prospettiva politica per guardare”.

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