Degrado e abbandono a Campolongo. “Uniti per il Territorio” chiede l’esercito e chiama in causa il governo

Silvana Scocozza

Una task force per ripristinare la legalità a Campolongo. La bonifica dell’area e la riqualificazione ambientale e strutturale di una zona che potrebbe tornare ad essere volano per il turismo balenare di Marina di Eboli.

Le richieste dopo la tragedia

All’indomani della tragedia che si è verificata lunedì scorso a Campolongo e immediatamente dopo la fiaccolata che ha attraversato parte della fascia costiera ebolitana, che attualmente versa in una condizione di degrado e di abbandono assoluto, il gruppo consiliare “Uniti per il Territorio” ha inviato una lettera indirizzata al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al Prefetto di Salerno, Francesco Esposito, al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e al Presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri.

L’oggetto della lettera è il tema della sicurezza In località Campolongo, frazione di Eboli.

Le richieste

La richiesta dei consiglieri Sara Costantino, Cosimo Massa e Vito Maratea è quella di una task force anche con l’impegno dell’esercito affinché vengano debellati fenomeni di illegalità che ormai tengono ostaggio la Marina di Eboli.

Sulla situazione di degrado e sull’assenza di legalità che si respira a Campolongo e Marina di Eboli la stampa in questa ultima settimana ha abbondantemente acceso i riflettori.

«La stampa locale e nazionale ha acceso i riflettori anche sul degrado e sull’assenza di legalità che si respira in quella frazione di Eboli. L’emergenza abitativa, la mancanza di servizi, la facilità con cui si elude, quasi puntualmente, qualunque regola del vivere civile, oltre che l’abitudine a delinquere indisturbati anche in pieno giorno con spaccio e prostituzione, restituiscono alla città e alla nazione la fotografia di un luogo che nulla ha a che vedere con le potenzialità naturalistiche e paesaggistiche che potrebbero essere espresse con poco sforzo. Campolongo è luogo di mare, di fiumi di pineta. Si prova vergogna e indignazione, a guardarla così com’è», scrivono nella lettera indirizzata ai rappresentanti delle istituzioni sovraccomunali gli uomini della maggioranza di governo dell’amministrazione Conte.

«Le forze dell’ordine, che ringraziamo per il lavoro che ogni giorno svolgono con dignità e dedizione, lavorano ogni giorno sulla frazione di Campolongo provando a fronteggiare uno stato di emergenza perenne. Non basta.
Anche l’amministrazione comunale, in sinergia con associazioni locali, mette in campo quotidianamente azioni di ripristino di un territorio degradato e ostaggio della delinquenza. Ma la scarsità di risorse e il manifestarsi di problematiche davvero importanti rendono quasi vano qualsiasi tipo di intervento
», sottolineano Maratea, Costantino e Massa.

Illegalità e degrado

Lo spaccio di sostanze stupefacenti, la prostituzione, la criminalità, l’emergenza abitativa che ha fatto di una parte di Campolongo un vero e proprio ghetto dove vivono in condizioni precarie più di 3.000 stranieri di cui molti irregolari, sono un macigno che pesa ogni giorno di più sulla comunità locale e rende pesante qualsiasi operazione che, a livello locale, si voglia mettere in campo.

«C’è bisogno dell’intervento deciso dello Stato Centrale, ed è per questo che vi scriviamo, affinché la criminalità e il degrado vengano eliminati da Campolongo e si avvii la normalizzazione di una parte di territorio che sembra essere terra di nessuno e sulla quale non basta più l’attenzione delle forze dell’ordine e dell’amministrazione comunale, c’è bisogno, e ve lo chiediamo a gran voce, di una importante task force, se necessario anche con l’impiego dell’esercito, che ripristini la legalità».

I consiglieri comunali del gruppo Consiliare “Uniti per il Territorio “ Cosimo Massa,
Sara Costantino e Vito Maratea chiedono una importante azione volta a debellare la criminalità, l’illegalità e il degrado lungo la litoranea di Campolongo, affinché i cittadini di questo territorio possano tornare a vivere nella sicurezza e nel decoro.

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