Comune del Cilento punta a maggiori risparmi con la Comunità Energetica Rinnovabile

L'obiettivo della Comunità Energetica è l'autoconsumo dell’energia rinnovabile prodotta dai membri della Comunità

Angela Bonora
Gioi

Anche il Comune di Gioi con a capo il sindaco Maria Teresa Scarpa punta alla costituzione della Comunità Energetica Rinnovabile.

Il progetto

Nello specifico l’Ente intende individuare una società che possa affiancarlo per lo svolgimento delle pratiche amministrative per la Costituzione della Comunità Energetica, la redazione dell’analisi dei consumi energetici locali e di una scheda progettuale e di tutto quanto previsto dalla convenzione delle Comunità Energetiche.

Inoltre sarà predisposto un avviso pubblico per la manifestazione d’interesse rivolta ai cittadini, alle attività economiche, alle piccole/medie imprese locali interessate a costituire e partecipare, unitamente al Comune, quale Ente promotore, alle Comunità Energetiche.

Comunità energetiche: ecco cosa sono

Le Comunità energetiche rinnovabili solidali, CERS, sono gruppi di persone che si uniscono per produrre, consumare e scambiare energia rinnovabile localmente. In una comunità energetica, i membri possono condividere l’energia prodotta da impianti di energia rinnovabile come pannelli solari o turbine eoliche, e anche scambiare l’energia in eccesso con la rete energetica più ampia.

Possono essere costituite da una varietà di partecipanti, inclusi proprietari di case, cooperative, associazioni di quartiere e aziende. In molti casi, le comunità energetiche vengono create per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e favorire l’adozione delle energie rinnovabili.

Le comunità energetiche rappresentano una forma emergente di gestione dell’energia che favorisce l’autonomia e la partecipazione dei cittadini nella transizione energetica, promuovendo un consumo più consapevole e sostenibile.

Le finalità

L’obiettivo primario della Comunità Energetica è l’autoconsumo dell’energia rinnovabile prodotta dai membri della Comunità, nonché, eventualmente, l’immagazzinamento dell’energia prodotta, al fine di aumentare l’efficienza energetica e di combattere la povertà energetica mediante la riduzione dei consumi e delle tariffe di fornitura.

I commenti

Si punta a favorire l’autoconsumo, la produzione e lo scambio di energie prodotte principalmente da fonti rinnovabili, nonché sperimentare e promuovere nuove forme di efficientamento e di riduzione dei consumi energetici” – dichiarano da Palazzo di Città.

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