Turismo di ritorno, riscoperta dei luoghi natii. Il Comune di Centola aderisce al progetto

Roberta Foccillo
Borgo San Severino di Centola

Il Comune di Centola, guidato dal sindaco Rosario Pirrone, ha aderito al progetto quinquennale che prevede il programma «Ritorno in Italia 2023-2028».

Il programma rientra nell’iniziativa del Comitato Nazionale promotore dell’iniziativa «2023 anno del turismo di ritorno: alla scoperta delle origini».

Tra le priorità dell’Ente, c’è la realizzazione di progetti culturali e turistici finalizzati alla conoscenza, alla tutela, alla valorizzazione e promozione del locale patrimonio materiale ed immateriale. Da alcuni anni, infatti, si è diffusa una nuova forma di turismo, il cosiddetto turismo di ritorno che è spesso considerato uno strumento per il rilancio di una destinazione turistica.

Ma che cos’è il turismo di ritorno?

È parte integrante del turismo culturale, chiamata anche turismo genealogico, in quanto si riferisce principalmente ai discendenti di emigrati che, ricostruendo il proprio albero genealogico, tornano a visitare e a vivere i luoghi dei loro antenati.

Da uno studio condotto dall’ENIT nel 2018, il turismo di ritorno in Italia è in costante crescita. Il bacino potenziale teorico del cosiddetto turismo di ritorno, è pari a circa 80 milioni di persone.

Il progetto è rivolto ai connazionali residenti all’estero e agli oltre 70 milioni di connazionali di seconda, terza e quarta generazione che vivono all’estero e prevede, in Italia, 13 mesi di organizzazione e 10 mesi di operatività (da marzo 2023 a dicembre 2023) durante i quali vengono organizzati eventi, sagre, workshop, missioni economiche, confronti e dibattiti.

Il commento

«Considerato che l’obiettivo del progetto è invitare i connazionali residenti all’estero e venire in Italia favorendo il turismo, riteniamo chefanno sapere da palazzo di Cittàpossa essere un valido strumento per il rilancio del nostro Comune, sia a livello culturale che economico»- concludono.

Il Comune di Centola, intende prendere parte al programma quinquennale, programmando una serie di interventi da attuare sul territorio al fine di valorizzare le bellezze presenti sul territorio; l’Ente, inoltre, è interessato a costruire una rete di organizzazione provinciale, regionale e nazionale.

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