Mancata pulizia strade provinciali: appello del Codacons Cilento

Redazione Infocilento

«Stiamo ricevendo, in questi giorni, numerose segnalazioni da parte di cittadini, turisti e amministratori locali, da ogni parte del Cilento, sui ritardi nella pulizia delle strade provinciali». A dirlo Bartolomeo Lanzara, del Condacons Cilento che chiede di «porre rimedio al grave ritardo in merito al taglio dalle erbacce e pulizia delle cunette dalle strade che collegano i borghi del Cilento».

Strade provinciali, la denuncia del Codacons

«A nulla sono valse finora le richieste pressanti d’intervento di cittadini e amministratori locali agli enti di competenza, ossia il settore viabilità della Provincia, della Comunità Montane e della Regione Campania   – sottolinea il responsabile locale del Codacons –  La stagione turistica è partita e le alte temperature con i forti venti, senza la dovuta pulizia, mettono a rischio incendi il nostro patrimonio ambientale.  Il problema riguarda gran parte del territorio del Parco Nazionale».

«La mancata pulizia dei bordi delle strade, ostruite dalla forte vegetazione spontanea rappresenta un potenziale pericolo per la sicurezza pubblica, con le cunette di scolo che sono ostruite da detriti ed erbacce», osserva Lanzara.

Le criticità

Questa situazione provoca un pericolo per la pubblica e privata incolumità dal momento che la vegetazione è causa dell’ostruzionismo della sede stradale e limita fortemente la visibilità degli automobilisti in transito.

Un problema che viene segnalato ogni anno in questo periodo della stagione estiva quando peraltro aumenta il traffico sulle arterie del territorio.

La presenza di erba secca ai lati della strada, inoltre, favorisce l’innesco di incendi e la propagazione del fuoco. Di qui l’appello «al fine di evitare incidenti stradali, favorire il deflusso delle acque meteoriche, scongiurare eventuali incendi e dare un’immagine di pulizia e decoro alle strade del Parco bisogna agire in tempi brevi. Se gli enti competenti non lo faranno noi chiederemo l’intervento del Prefetto ed eventuali denunce alle autorità competenti».

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