Auletta: addio all’artista Fortunato Pugliese

Filippo Di Pasquale

Auletta e il mondo dell’arte in generale, piangono Fortunato Pugliese , l’artista avrebbe compiuto 106 anni il prossimo 22 febbraio. “La medicina del cervello è la lettura”, così aveva risposto qualche tempo fa a chi gli aveva chiesto qual è il segreto per avere sempre una mente così lucida nonostante l’età.

Fortunato Pugliese: la carriera

L’artista, nato ad Auletta e poi trasferitosi a Napoli, è stato allievo del maestro salernitano Giuseppe Avalloni. Ha presentato negli anni oltre 60 mostre personali in Italia ed ha esposto anche a New York, Parigi, Vienna e Monetcarlo.

«I prodotti artistici nascono per restare in vita al loro creatore e in essi si racchiudono valori spirituali eterni, nati dalla esperienza personale dell’artista circa la realtà sociale in cui vive o è vissuto o vivrà. Il prodotto artistico nasce da un atto creativo dell’artista, colui che da antico artigiano a genio per antonomasia ha attraversato, nella storia, tutti i ceti sociali e gli ha permesso di generare dal niente un “oggetto” che ora c’è e prima no, frutto di una sua idea nata in un luogo oscuro, misterioso, della sua mente. Il prodotto artistico nasce,quindi da un atto creativo, che implica sempre il concetto sovversivo di “creatività”». Questi i principi fondamentali dell’arte di Fortunato Pugliese.

Pugliese, insieme a Pericle Sarti e a Roberto Viviani è stato tra i maggiori artisti dell”900, che hanno portato su tela il classicismo e il realismo napoletano. Tutte le sue opere, di rara bellezza artistica, hanno espresso qualche cosa che è comune a tutti gli uomini: una meditazione realistica e umana sui temi perenni della vita quotidiana, della morte, dell’essere e del pensare, che sono temi universali ed eterni.

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