Camerota: “Il Sindaco Scarpitta e i suoi atteggiamenti vessatori, chieda scusa e si dimetta”.

Comunicato Stampa
Camion Sarim

Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, nota stampa del Gruppo Misto Camerota, in merito alla situazione degli operai per la raccolta rifiuti:

“Ci ha lasciati sgomenti la notizia appresa, seppur indirettamente, dalla comunicazione inoltrata ieri dal Sindacato “UILTRASPORTI” alla Sarim, la società che ha vinto l’appalto nel Comune di Camerota per la raccolta dei rifiuti, ed al Comune stesso, in ordine a fatti che sarebbero avvenuti il 14 agosto 2021, presso l’isola ecologica comunale.

In particolare, il 14.08 il coordinatore del cantiere avrebbe accusato un forte malore “a causa del caldo eccessivo e dei turni massacranti cui si è dovuto sottoporre per la mancanza di un supporto estivo”, tra l’altro già richiesto per la mole di lavoro del periodo (negli anni addietro erano presenti altre due unità con la mansione di coordinatore).

Al di là delle scelte aziendali, che in ogni caso dovrebbero essere oggetto di costante verifica da parte del RUP del Comune per accertare le forniture e la corretta esecuzione dell’appalto, desta preoccupazione che il lavoratore avrebbe subito in tale circostanza, dopo l’invio di una foto relativa ad un cumulo di rifiuti non ancora raccolto dagli operatori, “improperi minacciosi dal primo cittadino”, perché ritenuto “responsabile dei reclami ricevuti”.
Più in generale, secondo quanto si apprende dalla nota, il sindaco avrebbe evidenziato che fatti del genere non sarebbero mai accaduti negli anni pregressi, “preannunciandogli e minacciandogli un suo personale intervento presso la proprietà”.
Che tale intervento ci sia stato o meno, sta di fatto che il coordinatore, dopo il periodo di riposo forzato, ha dovuto prendere atto di essere stato “dismesso dalle mansioni precedenti senza conoscerne il reale motivo se non le minacce ricevute… ”.
Sia chiaro, non sta a noi accertare se il coordinatore abbia svolto diligentemente il suo lavoro ed il perché la società al suo rientro gli abbia affidato “nuove” mansioni, ma i fatti denunciati – se veri – non possono lasciare nessun amministratore comunale indifferente, a prescindere dal gruppo consiliare di appartenenza.
Tutti – nessuno escluso – , infatti, siamo tenuti a chiedere chiarimenti, stigmatizzando qualsiasi comportamento “intimidatorio”, che nulla ha a che vedere con una sana amministrazione della Cosa Pubblica e che di certo non favorisce un confronto sereno, seppur nella diversità delle idee.
Né si dica, se quanto riferito corrisponde al vero, che sia stato solo un modo per spronare il lavoratore a fare meglio e/o di più o che il tutto è solo frutto di una strumentalizzazione politica: sarebbe un ritornello già sentito.
L’avevamo scritto e dichiarato pubblicamente nel 2019 e lo ribadiamo oggi: non riteniamo essere di persona onesta e leale nascondersi dietro i propri difetti caratteriali come esclusiva giustificazione al modo di agire.
Sono tanti, per meglio dire troppi, i cittadini che soffrono e lamentano questo modo di fare, francamente non più tollerabile.
In un paese “normale” qualsiasi amministratore (non fa eccezione neppure Scarpitta), se colpevole di tali atteggiamenti, dovrebbe chiedere scusa pubblicamente e rassegnare le proprie dimissioni”.

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