Paestum 1960, la Fiaccola Olimpica e i tedofori agropolesi

Ernesto Apicella
Franco Voza - Archivio fotografico Ernesto Apicella

La XVII edizione dei Giochi Olimpici si svolse a Roma dal 25 Agosto all’11 Settembre 1960. La Fiaccola Olimpica partì da Olimpia, in Grecia, per essere imbarcata ad Atene sulla nave-scuola italiana Amerigo Vespucci.

Da Siracusa, dove sbarcò, si alternarono oltre mille tedofori che la portarono sulle strade dell’antica Magna Graecia traboccanti di italiani in festa.

Lunedì 22 Agosto alle 21.30 la Fiaccola Olimpica, portata dall’agropolese Mario Pisciottano, fece il suo ingresso nell’area archeologica di Paestum. Il tripode, collocato davanti al tempio di Nettuno, con il “Sacro Fuoco d’Olimpia”, fu vegliato per l’intera notte dai tedofori e ammirato da centinaia di persone.

Tra i migliori atleti salernitani furono scelti 130 tedofori. Tra questi gli agropolesi Angelo Capo, Francesco Carola, Federico D’Aniello, Gianfranco D’Apuleio, Pietro Iorio, Eugenio Lopardi, Gerardo Monzillo, Carlo Nigro, Mario Pisciottano, Giuseppe Voso e Giuseppe Verta.

La mattina successiva, 23 Agosto, la Fiaccola Olimpica ripartì alla volta di Roma portata dal pestano Francesco Voza. Da tedoforo a tedoforo giunse a Roma il 24 agosto. Il 25 agosto alle 17.30, nello stadio Olimpico, fu acceso il tripode olimpico ed ebbero ufficialmente inizio i giochi Olimpici 1960. Le Olimpiadi di Roma videro il successo sportivo ed organizzativo dell’Italia. Agropoli, Paestum ed il Cilento diedero con grande orgoglio e dignità il loro contributo. Complimenti Ragazzi!

Giuseppe Voso e gli amici del Dlf Agropoli – Archivio fotografico Ernesto Apicella
Giuseppe Voso – Archivio fotografico Ernesto Apicella
Carlo Nigro e Pietro Iorio – Archivio fotografico Ernesto Apicella
Carlo Nigro – Archivio fotografico Ernesto Apicella
Pietro Iorio – Archivio fotografico Ernesto Apicella
Mario Pisciottano accende il tripode – Archivio fotografico Ernesto Apicella
Manifestazione nei templi, foto tratta da un giornale dell’epoca – Archivio fotografico Ernesto Apicella
Franco Voza – Archivio fotografico Ernesto Apicella
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