Danni esondazione Tanagro: ieri un sopralluogo

Comunicato Stampa

“Nella mattinata di ieri, a seguito di una mia pronta sollecitazione indirizzata all’assessore Bonavitacola e al direttore generale Giulivo, si è tenuto un sopralluogo con i tecnici regionali del Genio Civile-Protezione Civile e del Consorzio di bonifica, alla presenza del Presidente dell’Ente e degli amministratori locali, sui territori interessati dagli ultimi eventi alluvionali, al fine di definire tempestivamente gli interventi a farsi”. Lo ha reso noto Corrado Matera, consigliere regionale.

In particolare, è emersa una maggiore criticità nel comune di Sassano che richiede un intervento immediato.
Conseguentemente sono stati adottati tutti gli atti necessari per poter intervenire sulle maggiori criticità a partire dalla giornata odierna. Così come la prossima settimana riprenderanno, di concerto con Sma Campania i lavori, già programmati e momentaneamente sospesi.

“Il fiume Tanagro rappresenta un’emergenza idrografica che si trascina da decenni per responsabilità di tutti, soprattutto di quei comuni che, ignorando la necessità di un’opportuna e costante manutenzione, non hanno provveduto a versare neppure le proprie quote di compartecipazione al consorzio di bonifica (i cui costi hanno invece gravato sui soli cittadini possessori di terreni) – spiega Matera – Su mia richiesta, è stata, altresì, calendarizzata per la prossima settimana una riunione sul territorio tra la regione Campania, la società Sma e il consorzio per attivare ulteriori interventi già concordati”.

“Inoltre, la Regione sta valutando un progetto significativo di circa 10 milioni di euro, che consenta di superare definitivamente le criticità presenti – prosegue ancora il consigliere regionale – Da qualche mese stiamo lavorando su una proposta di legge in materia di difesa del suolo e tutela delle acque regionali, al fine di individuare una struttura snella di programmazione, pianificazione e controllo regionale che possa semplificare le attività di manutenzione idraulica, contemperando un più equo e funzionale coinvolgimento degli enti minori, tra i quali i comuni e i consorzi di bonifica.
Credo sia arrivato il momento affinché ognuno, nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità, dia conto del proprio concreto operato a favore del territorio, senza attardarsi in sterili polemiche o personalismi che, negli ultimi decenni, hanno prodotto solo un indebolimento politico del Vallo di Diano”.

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