Vallo: documenti in ritardo, persi fondi regionali

Costabile Pio Russomando

VALLO DELLA LUCANIA. Respinto il ricorso presentato dal Comune per vedersi riconosciuti finanziamenti per quasi 580mila euro relativi ad opere pubbliche realizzate sul territorio. La vertenza, finita sul tavolo del Tar, nasce dal fatto che all’accensione di mutui per eseguire dei lavori non erano seguiti i decreti di finanziamento da parte della Regione Campania. Di fatto il Comune si è trovato a contrarre dei prestiti per eseguire le opere senza che l’Ente Regionale riconoscesse il finanziamento previsto.

Alla base di tale comportamento dei ritardi nella trasmissione di documenti da parte dell’ente vallese, così come riconosciuto dal Tar Campania.

I giudici amministrativi, accogliendo le tesi della Regione, hanno sottolineato come la disciplina preveda “precisi adempimenti in capo ai comuni beneficiari, con la trasmissione della documentazione prevista in termini perentori ed a pena di decadenza”. Insomma l’Ente avrebbe dovuto inviare la necessaria documentazione, tra cui il contratto di mutuo, entro specifici termini; solo successivamente gli uffici regionali avrebbero potuto emettere i decreti per la concessione dei contributi e provvedere al rimborso delle rate del prestito pagate. In caso contrario, hanno asserito i giudici, il finanziamento decade.

Ed è quanto accaduto per il Comune di Vallo della Lucania. I lavori oggetti di contestazione sono relativi al miglioramento della viabilità in via Santa Maria di Loreto e via Sterza, la sistemazione dei giardini di Piazza dei Martiri, la manutenzione del municipio, dei bagni pubblici di via Pinto, l’ampliamento di via Madonna del Rosario, la sistemazione di immobili e la viabilità per l’accesso al parcheggio in via Valenzani.

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