Serie B: La Salernitana cade all’Arechi col Pordenone

Bruno Marinelli

Diciassettesima giornata del campionato di Serie B e prima del 2021 per la Salernitana che all’ ”Arechi” oggi pomeriggio alle 18 ospitava il Pordenone di Tesser. Solo due i precedenti totali tra i granata (in testa al torneo assieme all’Empoli) ed i friulani che si riferiscono allo scorso anno: vittoria in terra campana per 4-0 con doppiette di Kiyine e Djuric il 26 dicembre 2019, pareggio in trasferta il 27 luglio scorso. Castori a ranghi quasi completi se escludiamo Micai e Baraye, in odore di cessione. C’era Gyomber, nonostante qualche acciacco patito contro il Monza. Le indiscrezioni sul cambio di modulo trovavano conferma nella formazione iniziale: si passava quindi dal canonico 3-5-2 al 4-4-2. Davanti a Micai la linea dei quattro dietro era composta da Lopez, Bogdan (che rispetto a Monza prendeva il posto di Aya), Gyomber e Casasola. Sugli esterni di centrocampo spazio all’estro di Cicerelli e a Kupisz, in mezzo Di Tacchio e Capezzi. In attacco il solito tandem Djuric-Tutino. Nel Pordenone out unicamente Pasa: l’ex Cittadella doveva ancora smaltire i postumi di un problema al tendine d’Achille. 4-3-1-2 per Tesser: davanti a Perisan, Vogliacco, Barison, Bassoli e Falasco. I tre centrocampisti dei ramarri erano Zammarini, classe ’96, ex Pisa, Calò e Rossetti, mentre Mallamo agiva alle spalle di Ciurria e Diaw, quest’ultimo vero spauracchio alla vigilia date le otto reti già segnate in questo torneo. Arbitrava il match Rapuano di Rimini, trentaseienne. Con lui la Salernitana aveva perso solo due volte su dodici gare, conquistando ben otto vittorie. I due assistenti erano Di Meo di Foggia e Moro di Schio, il quarto uomo Ayroldi di Bologna. La cronaca del match: squadre attente a non scoprirsi per il primo quarto d’ora, con tanta intensità a centrocampo. Al 16′ primo squillo granata con una punizione di Cicerelli dal limite: parabola arcuata dell’ex Paganese e palla che terminava alta di pochissimo. Pochi centimetri più in basso e si sarebbe insaccata con buone probabilità sotto l’incrocio dei pali. Un minuto più tardi chance ospite con Barison su traversone di Calò da piazzato, alta di poco. Al 18′ ancora avanti la Salernitana con Tutino, destro di prima intenzione raccolto senza problemi da Perisan. Al 22′ grande chance granata con Capezzi: tiro di interno piede dal limite, deviazione che per poco non beffava Perisan. Sul successivo corner ottimo stacco in elevazione di Bogdan, ma ancora buona la risposta del portiere dei ramarri che bloccava il pallone. Al 29′ i granata rimanevano in dieci: fallaccio in mezzo al campo di Capezzi su Bassoli e rosso diretto. Le immagini dimostravano però un intervento scomposto, ma non così grave da meritare l’espulsione, ci poteva stare anche solo il giallo: una situazione che comportava anche l’allontanamento del tecnico Castori per proteste, con il vice Bocchini a dirigere dalla panchina. Gara che dunque si complicava per i granata. Al 34′ conclusione di sinistro da parte di Diaw, palla deviata che terminava in corner. Sugli sviluppi dello stesso il colpo di testa di Bassoli si schiacciava sull’erba prima di finire placidamente tra le mani di Belec. Prendevano coraggio i friulani: al 39′ da segnalare una sventola di Zammarini alta di poco. Ancora sugli sviluppi di un corner con una Salernitana che aveva arretrato il baricentro, Diaw provava un colpo di testa in avvitamento con palla alta. 0-0 dunque alla fine dei primi 45′ tra campani e friulani con la Salernitana che doveva affrontare tutto il secondo tempo in inferiorità numerica. Un punteggio tutto sommato giusto sino a quel momento e che rispecchiava, tutto sommato, l’equilibrio visto in campo. Ad inizio ripresa subito un cambio per i friulani: fuori Bassoli, dentro Camporese. Con gli stessi undici, diventati dieci dal 29′ del primo tempo, Castori. Al 48′ ci provava Ciurria dal limite: palla alta di pochissimo. Al 51′ secondo cambio per il Pordenone, dentro il polacco Musiolik, tre gol in questa stagione, fuori Rossetti. Neroverdi a trazione anteriore. Poco dopo i granata reclamavano un calcio di rigore: bella giocata di Cicerelli per Tutino che stretto tra Camporese e Barison andava a terra, in possibile sandwich: azione da rivedere alla moviola. Al 58′ tornava avanti il Pordenone, ancora con i suoi mancini: tiro di Ciurria, ma bravo Belec a respingere. Al 60′ provava una particolare conclusione di tacco Djuric su una palla alzata a campanile, occasione dove si poteva fare meglio, interveniva senza problemi Perisan. Due minuti più tardi il bosniaco non riusciva a sfruttare una bella palla di Casasola indirizzata a Kupisz: il mancato tentativo di quest’ultimo disorientava la punta granata che non riusciva ad approfittare della chance. Gara che comunque si manteneva su ritmi piacevoli. 70′: gran palla di Ciurria per Musiolik: il polacco si trovava inspiegabilmente solo in area, ma la sua schiacciata di testa, per fortuna dei granata, si spegneva tra le braccia di Belec. Al 71′ bell’iniziativa di Cicerelli, il più in palla dei suoi,destro dal limite in caduta, fuori. Al 73′ arrivava il vantaggio del Pordenone: spiovente di Calò e gran colpo di testa di Barison che anticipava Kupisz e Casasola. Nulla da fare stavolta per Belec. Secondo gol per il centrale di Tesser dopo quello alla SPAL che veniva poco dopo sostituito da Berra, fuori anche Calò per Misuraca. Triplo cambio invece per Castori: Schiavone, Anderson e Gondo per Cicerelli, Djuric e Kupisz. All’80’ Salernitana in nove: doppio giallo per Di Tacchio, la sua scivolata su Ciurria gli costava la doccia anticipata. Nel big match contro l’Empoli, alla ripresa dopo la sosta, centrocampo quasi da inventare per Castori. Nel finale fuori Tutino, dentro Dziczek per provare a riequilibrare lo schieramento. All’88’ con la Salernitana tutta sbilanciata in avanti, prateria per Ciurria e tiro a giro fuori alla destra di Belec. A questo punto il tecnico di Fabriano si giocava la mossa della disperazione: Giannetti per Gyomber. L’ex Cagliari provava subito un mancino a giro, ma naturalmente c’erano ora ampi spazi a disposizione per il Pordenone che al terzo dei sei minuti di recupero infilava la rete del 2-0 con Diaw, il quale, su assist di Barra, trovatosi solo davanti a Belec, faceva partire una rasoiata che sbatteva sul palo prima di insaccarsi. Notte fonda sulla Salernitana. Finiva così, prima sconfitta interna stagionale per i granata. Molto da recriminare sulla prima espulsione comminata da Rapuano che condizionava tutta la gara. Vetta del torneo persa a scapito dell’Empoli. Ora breve sosta, si torna in campo il 16 per la sfida del Castellani. Prossimo match interno, invece, il 23 gennaio contro il Pescara dell’ex amatissimo capitano Breda.

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