VIDEO | Agropoli, ritrovato l’antico pozzo – cisterna del Convento di San Francesco

Ernesto Apicella

Qualche mese fa, prima dell’Emergenza Covid – 19, mi recai presso lo Scoglio di San Francesco d’Assisi, per realizzare una serie di fotografie da inserire in un nuovo articolo dedicato al Poverello d’Assisi. Mi addentrai, con non poca difficoltà, nella folta boscaglia presente su quei terreni, che fino agli anni ’60 erano stati dei campi coltivati da laboriosi contadini a grano, uva, fichi e verdure di ogni tipo. Dove per secoli, interi nuclei familiari di contadini avevano trascorso la loro esistenza lavorando per i Frati Conventuali, proprietari di quei fondi rustici.

In uno di questi sentieri scivolosi e resi impraticabili dalla fitta macchia mediterranea, intravidi, a pochi metri dallo scoglio, un vecchio lavatoio, parzialmente distrutto dal cedimento del terreno sovrastante, e a poca distanza un manufatto che, a prima vista, sembrava un ricovero per attrezzi. Fortunatamente, il manufatto era integro e ben conservato. Mi avvicinai e notai una finestrella, affacciandomi, all’interno intravidi dell’acqua. Subito pensai, vista l’area in cui era situato, all’antico pozzo-cisterna del Convento di San Francesco d’Assisi. Scattai qualche foto, chiedendo successivamente al proprietario del terreno, vista l’importanza del ritrovamento, di pulire l’area per una ulteriore verifica.

Sono ritornato qualche giorno fa, il pozzo-cisterna era stato ripulito e appariva nella sua intera bellezza storica. Probabilmente la struttura è del XIV secolo, certamente rimaneggiata nei secoli, ma storicamente importante, giacché ci testimonia la certosina organizzazione dei Frati Conventuali, nella gestione dei terreni coltivabili presenti nelle adiacenze del Convento.

La parte interna è stata realizzata con blocchi di pietra locale, i cui interstizi sono stati riempiti di argilla, affinché trattenessero meglio l’acqua. La parte superiore della cisterna è coperta da una volta a cupola. E’ plausibile che sia alimentata dall’acqua sorgiva della fontana denominata di “San Francesco”, che è ubicata perpendicolarmente, a una decina di metri al disopra del pozzo-cisterna, sotto la collina. Questo è il luogo dove i contadini, nei secoli passati, hanno attinto l’acqua per irrigare i campi e per dissetarsi nelle calde giornate estive. Accanto, il lavatoio oramai distrutto, dove le donne, dopo il lavoro nei campi, lavavano la povera biancheria di famiglia e dove venivano abbeverati gli animali utilizzati nei campi.

Un’ispezione più accurata del pozzo-cisterna ci darà una datazione più precisa, se l’interno è ancora integro e se in esso ci sono dei reperti interessanti per ricostruire la vita contadina e francescana che si animava in quei luoghi.

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