Pisciotta: vicesindaco indagato, chiesto ritiro delle deleghe

Redazione Infocilento
Pisciotta - @italo_orlando

PISCIOTTA. Nell’inchiesta che interessa la Yele, società che per anni ha gestito il ciclo dei rifiuti nel Cilento, è stato coinvolto anche il vicesindaco di Pisciotta Sergio Di Blasi. Con lui altri 28 ex ed attuali amministratori risultano indagati con varie accuse, tra cui il peculato. L’amministratore cilentano nei giorni scorsi si è detto sereno e certo che la vicenda si sarebbe conclusa senza conseguenze, ma ciò non è bastato per placare le polemiche che si sono diffuse a Pisciotta.

L’associazione DifesAmbiente Trasparenza e Legalità, ha inviato una nota a Sindaco e Prefetto per chiedere una “assunzione di responsabilità nel rispetto dei cittadini e delle istituzioni”. In particolare si sottolinea come Di Blasi sia coinvolto nell’operazione della Guardia di Finanza denominata Piazza Pulita “dalla quale da una lato è stato accertato un buco di 30 milioni di euro nelle casse della Yele, dall’altro è stato disposto nei confronti dei responsabili il sequestro preventivo di beni immobili e disponibilità finanziarie per un valore di 24 milioni di euro”.

Ma non solo: nella nota si ricorda come il consigliere comunale Enrico D’Alessandro si sia dimesso dal gruppo consiliare di maggioranza, forse proprio in seguito a tale vicenda. Di qui la richiesta di revoca delle deleghe di vicesindaco e assessore al bilancio “per ragioni di opportunità politica, rispetto delle istituzioni e dei cittadini, trionfo del bene comune”.

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