“L’ospedale di Polla sta lentamente spegnendosi”. La denuncia della Uil

Filippo Di Pasquale

“La struttura dell’ospedale di Polla, sta lentamente spegnendosi”. Inizia così la nota inviata ai vertici dell’Asl e del “Luigi Curto” dalla UIL FPL Polla – Vallo di Diano. Ancora una volta vengono sottolineate le criticità che vive la sanità. Se la struttura, si legge nella nota, era fiore all’occhiello negli anni ’90, ora è avviata “verso un declino provocato dalla carenza di organico e dalla conseguente riduzione al minimo delle attività“.

“Tutto questo si traduce in una perdita di un punto di riferimento del territorio, che si è già visto privare dell’Ospedale di Sant’Arsenio alcuni anni or sono, nonché altri importanti servizi (Tribunale, Carcere, ecc. ecc)”, scrivono i sindacati.

E proseguono: “Houston abbiamo un problema o meglio Asl Salerno abbiamo più di un problema è il grido d’allarme che come Organizzazione Sindacale UIL FPL Vallo di Diano, vogliamo lanciare a tutti coloro che hanno a cuore la salute dei cittadini, perché il diritto alla salute non è un’opzione. Abbiamo la netta sensazione che le procedure di assunzione abbiano avuto una brusca frenata. E non parliamo di assunzioni extra, ma di quelle ordinarie riferite al normale turn-over di personale che cessa per pensionamento o trasferimenti. Alla data odierna, numerosi sono i servizi in sofferenza che attendono risposte urgenti.
L’esplosione del modulo di servizio impedì l’allunaggio e gli astronauti, per sopravvivere e tornare sulla Terra, non poterono fare altro che affidarsi alla propria esperienza. L’astronauta Fred Wallace Haise dirà a posteriori: Apollo 13 ha mostrato che cosa si può fare quando le persone usano le loro menti e un po’ d’ingegnosità “. Ed è proprio come gli astronauti della missione Apollo 13 che il personale sanitario del P.O. di Polla, sta affrontando da anni la sempre più costante carenza di organico. Mancano Medici in Neurologia, Ortopedia, Geriatria, Gastroenterologia, Pediatria, Medicina, Fisiopatologia e radiologia per citarne alcuni (si fa prima a citare i reparti con meno problematiche!). Si tratta di reparti che riescono ad andare avanti grazie al senso di responsabilità del personale che si priva spesso di riposi e ferie per non lasciare l’utenza abbandonata al proprio destino. La maggior parte di queste unità operative sono composti da due medici( di cui uno anche con funzioni di Responsabille).”

Per la Uil tale situazione non può andare avanti di qui l’appello “al fine di tutelare il diritto dei cittadini ad essere curati, ma anche quello degli operatori che tanto si sono spesi anche durante la fase più critica dell’emergenza Coronavirus”, a “potenziare e rilanciare l’ospedale di Polla sia dal punto di vista finanziario che in termini di personale”.

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