Alla Certosa di Padula controlli anti-covid anche sui cani

Filippo Di Pasquale

PADULA. L’emergenza covid rischia di diventare un’ossessione. Lo dimostra quanto avvenuto nei giorni scorsi alla Certosa di Padula.
Nel rispetto delle normative vigenti, infatti, gli operatori del monumento misurano la temperatura corporea a tutti i turisti in arrivo.
Ma in questo caso c’è chi è andato oltre ed ha pensato bene di misurare la febbre anche ad un cane che i padroni avevano portato con loro durante la visita all’antico Monastero.

A raccontare l’episodio è Cinzia che in una recensione su TripAdvisor ha rivelato il simpatico aneddoto. “Avendo un cagnolino di taglia media ci è stato detto che bisognava tenerlo in braccio e questo ha reso la nostra visita un po’ faticosa – scrive la turista – Ma la cosa comica” è stata la richiesta che anche il cagnolino misurasse la temperatura. All’inizio pensavamo che l’addetta scherzasse, ma lei ci ha assicurato di no. Naturalmente lo scanner non riusciva a leggere “il volto” dell’animale e abbiamo anche fatto notare che la temperatura di un cane non è uguale a quella degli umani. Così finalmente siamo potuti entrare, Che dire!?!?”.

Per fortuna le bellezze della Certosa valdianese hanno cancellato l’imbarazzo per quanto avvenuto all’ingresso: 4 stelle su 5 la valutazione che la turista ha dato del monumento. “La Certosa è un enorme complesso con ambienti ricchi di storia e di arte. Piccolo, ma interessante anche il museo archeologico annesso. Speravamo di poter fare il biglietto cumulativo per visitare il Museo di Joe Petrosino, ma ci è stato detto che era chiuso, così come il Sacrario dei Trecento”, ha scritto nella sua recensione.

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