Agropoli: 12 anni senza Debora Radano. La mamma: “manchi come l’ossigeno”

Redazione Infocilento
Debora Radano

Era in moto con un amico dell’istituto Albergiero “Paolillo” di Gromola dove aveva appena sostenuto l’esame di terza. All’improvviso, però, il mezzo su cui viaggiava Debora Radano è finito fuori strada. Erano le 12.30 del 4 Giugno: la ragazza, apparsa subito in condizioni gravi, fu trasportata all’Ospedale di Vallo della Lucania dove morì due settimane dopo, ovvero il 17 giugno.
Debora viveva tra Agropoli ed Eredita, ma aveva molti amici a Capaccio, dove andava a scuola.
In un’istante la sua vita e quella di quanti la conoscevano mutò: dalla gioia per il superamento dell’esame del terzo anno alla tragedia di un incidente che dopo due settimane ha portato via una giovane vita.

Quel 17 giugno 2008 è rimasto indelebile nella mente di amici e familiari che oggi stanno scrivendo tanti messaggi sui social per ricordare Debora. Tra questi anche quello della mamma Teresa Astone, che come ogni anniversario rivolge il suo messaggio alla figlia perduta.

“Dodici anni, 12 lunghissimi anni in assenza di te. Sono qui per dirti che manchi alla tua mamma come solo l’ossigeno può mancare ad un essere umano. Sono qui per dirti che il vuoto che hai lasciato non è immenso, molto più semplicemente è, il tutto. Non ci sono cure, rimedi o palliativi per il dolore ; non ci sono speranze di sopperire in qualche modo alla tua assenza,
o di rendere più logica e spiegabile la tua partenza. C è solo l’illusione di riuscire ad imparare ancora e ancora a convivere con il dolore, di riuscire a metabolizzare la quotidianità stravolgente e stravolta relegandola in sempre più brevi momenti della notte in cui tutto tace e il cuore urla…Sono qui per ricordarti, anche se indegnamente perché non esiste freddo segno che possa rendere il calore vitale della tua essenza, sono qui per parlarti, come mi sarebbe piaciuto fare di persona…
Sono qui a urlare che non è giusto, che non è giusto che tu sia dovuta partire così presto e che io sia dovuta restare qui, macerando nella tristezza di una casa ormai vuota, buia e fredda, per una non presenza pesante come un macigno.
“La tua assenza mi accompagna in ogni istante. Ogni giorno mi costringo a vivere senza di te. ogni singolo istante occupi i miei pensieri fingo di svolgere una vita normale…ma sono sempre in bilico equilibrista consapevole che da quel maledetto filo non si può scendere”.

Teresa Astone dopo la scomparsa della figlia ha trovato la forza di stare al fianco delle tante persone che hanno visto morire familiari e amici in incidenti stradali. E’ infatti la responsabile per Salerno e Provincia dell’Aifvs, l’associazione Ialiana Familiari Vittime della Strada e negli anni si è resa protagonista di tante iniziative anche di sensibilizzazione sul territorio.

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