Furti carte d’identità, colpo alla banda. Responsabile anche dei colpi in Cilento?

Redazione Infocilento

E’ ritenuto responsabile di 22 furti a danno di uffici comunali, esercizi commerciali e agenzie di servizi nelle province di Ancona e Pesaro Urbino, e poi L’Aquila, Benevento, Arezzo, Bari, Caserta, Salerno e Napoli il sodalizio criminale finito in manette in queste ore. I militari l’hanno chiamata la banda delle carte d’identità. In azione i carabinieri della Compagnia di Osimo che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emessa dal Gip del tribunale di Ancona nei confronti di sette persone di origine partenopea.

Furti di carte di identità: le accuse

I coinvolti sono ritenuti responsabili, in concorso, di furti pluriaggravati ed alcuni di loro anche di ricettazione.
L’attività investigativa, condotta dalla stazione carabinieri di Numana e coordinata dalla Procura di Ancona, ha permesso di fermare il gruppo criminale tra i Comuni di Napoli, Somma Vesuviana, Brusciano, Sant’Antimo e Cercola.

I furti nel Cilento

Non si esclude che i soggetti possano essere stati responsabili anche di furti avvenuti nel comprensorio cilentano. Diversi i colpi registrati tra la primavera e l’estate scorsa: il primo episodio a Capaccio Paestum, nella notte del 25 marzo; il secondo a luglio a Ceraso e poi ad Agosto ad Albanella e Castelnuovo Cilento. Precedentemente un furto si era segnalato anche ad Omignano, era il mese di febbraio 2019.

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