Bullismo all’Ancel Keys: “Non ci riconosciamo in una scuola che non difende i deboli”

Carmela Santi

“Non ci riconosciamo in una scuola che non difende i più deboli, che non educa al rispetto dell’altro, che non ha la volontà di affrontare i problemi, che preferisce nascondere le proprie criticità, nel tentativo di dare un’immagine di sé che non corrisponde alla realtà”. Netta e determinata la reazione  di alcuni docenti dell’’Ancel Keys” di Castelnuovo Cilento, in merito al grave episodio  di bullismo avvenuto nei giorni scorsi nella scuola ai danni di un’alunna disabile picchiata e derisa da alcuni compagni di classe. Il video dell’episodio gli stessi compagni lo hanno fatto girare sui social.

I docenti condannano con forza quanto accaduto ma sopratutto prendono le distanze dall’atteggiamento di una Dirigenza che “ancora una volta – ribadiscono in una nota  – si caratterizza per l’assenza di posizioni chiare e decise di condanna verso episodi esecrabili”. La reazione dei docenti dopo le precisazioni arrivate dalla dirigente scolastica Maria Masella all’indomani della denuncia fatta dalla mamma di Rebecca.

  “Era un video privato – dice la preside – condiviso solo sul gruppo gestito dagli studenti. Per i ragazzi interessati e per tutta la classe, sono stati adottati i provvedimenti ritenuti più opportuni. Inoltre le asserire  “botte in testa” e le “sberle” non risultano affatto presenti nel video tant’è che le notizie diffuse risultano non veritiere oltre che diffamatorie nei confronti degli studenti coinvolti e dell’intera scuola. Gettare fango su una scuola e sulle persone, è ignobile!”.  Parole che hanno indignato molti docenti anche perché nel video diffuso dalla tv locale si vede la ragazzina presa a schiaffi in testa mentre i compagni ridono.

“Scegliere di minimizzare – ribadiscono alcuni professori – quanto accade invece di denunciare ed intervenire con fermezza per tutelare la sicurezza e la serenità degli studenti, danneggia la scuola e lede l’immagine di tanti docenti che ogni giorno con onestà e professionalità svolgono il loro lavoro, tra mille difficoltà e non supportati da chi dovrebbe per primo essere esempio di rispetto della legalità”. Solo un anno fa nello stesso istituito un altro scandalo. Una minorenne denunció di essere stata molestata da un docente. “Stiamo assistendo – denunciano i professori – ad un declino di una scuola che rappresentava un fiore all’occhiello del Cilento. Una scuola che ha smesso di mettere al centro del proprio operato la didattica e la formazione professionale, per favorire progetti e attività che coinvolgono una minima parte della comunità scolastica, che non interagisce con il territorio. Una scuola frequentata da tanti ragazzi perbene, sostenuti con notevoli sacrifici dalle loro famiglie, che oggi sono i più disorientati da quanto sta accadendo”.

Per i professori “Vedere oggi l’immagine di superficialità che  la nostra scuola trasmette all’esterno  ci fa soffrire, e per questo non possiamo assistere in silenzio a questo declino”. Ieri sera per dirò no alla violenza è stata organizzata da Stefania Morinelli una fiaccolata a Casal Velino con la partecipazione di amministratori e cittadini. Tanti i commenti anche sui social. “Con il ruolo che occupa la Preside – scrive una mamma – non riscontrando gli schiaffi presenti nel video, si dovrebbe solo dimettere”. E ancora “La nomea della scuola? Il video privato o pubblico? Ci stiamo davvero preoccupando di queste cose? Non sarebbe più opportuno preoccuparsi solo ed esclusivamente del gesto che questi giovani”.

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