A Felitto la seconda edizione di “Voci Migranti”

Redazione Infocilento
Migranti

I ragazzi del Circolo Giovani Democratici “Alburni e Valle del Calore” organizzano la seconda
edizione di “Voci migranti”, che si terrà a Felitto, presso l’Aula Consiliare, il 30 dicembre 2018 alle ore 17:30.

“Anche quest’anno riteniamo fondamentale affrontare il tema delle migrazioni, ponendo l’attenzione sulla
gestione del fenomeno e sulla necessità di garantire un sistema di integrazione sano ed efficiente”, fanno sapere i Gd.

L’evento prevede la proiezione del film “L’ordine delle cose” (2017), del regista Andrea Segre: un viaggio tra
le condizioni esistenziali di chi migra e di chi si trova a confrontarsi con il fenomeno delle migrazioni,
raccontato attraverso la storia di un emissario (ex poliziotto) del Ministero impegnato a trovare una soluzione
all’afflusso di migranti dal continente africano.
Il film fornirà spunti di riflessione che permetteranno di discutere di immigrazione, accoglienza e integrazione
e, nel dettaglio, di come essa viene praticata nelle piccole realtà del territorio degli Alburni e della Valle del
Calore.

Il dibattito sarà moderato da Raffaele Casella, membro del Circolo GD Alburni e Valle del Calore: dopo
i saluti del Sindaco di Felitto Maurizio Caronna, interverranno Mariacarla Indice, Presidente
dell’Associazione KAIROS, promotrice di attività culturali per l’integrazione dei migranti e lo sviluppo del
territorio e Gianfelice Gnazzo, responsabile della struttura di Roccadaspide del centro Sprar RoccadaspideBellosguardo-Sacco.

Sarà l’occasione per approfondire le criticità del sistema di accoglienza e le novità introdotte dal Decreto
Sicurezza, che prevede, tra le altre cose, l’abolizione della concessione del permesso di soggiorno per motivi
umanitari e il ridimensionamento del sistema Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati).

“Ciò farà sì, da una parte, che 140mila persone, attualmente titolari di un permesso di soggiorno, diventino
nuovamente irregolari e che l’accesso agli Sprar verrà limitato esclusivamente a chi beneficia di protezione
internazionale e sarà impedito a chi è ancora richiedente. Dunque resta poco chiaro il destino di questi centri
e soprattutto quello di coloro che non rispecchiano i requisiti di accesso ai sistemi di integrazione basati su
percorsi di studio e programmi di inclusione lavorativa – fanno sapere i Giovani Democratici – Si stima che, sul nostro territorio, coloro che al momento non hanno i requisiti per essere ospitati siano circa la metà: il rischio è quello di far tornare l’accoglienza indietro di anni, indebolendo le prospettive di inserimento e di integrazione
per i migranti, nonché decurtando i finanziamenti e rendendo impossibile ai Comuni prendere parte a questi
progetti”.

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